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Cammino del Nord

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pellegrini nel 2023 (agg. settembre 2023)

Il Cammino del Nord è il Cammino di Santiago lungo la costa nord della Spagna ed è lungo 830 km suddivisi in 34 tappe. Camminerai lungo costa cantabrica da Irún a Ribadeo, fino all’ingresso della Galizia. Si tratta di uno dei più famosi cammini per Santiago e nel 2022 è stato percorso dal 5% del totale dei pellegrini (ben 20866 persone).

Entrati in Galizia, il Cammino del Nord si sposta verso sud-ovest fino a raggiungere Santiago de Compostela unendosi con il cammino francese ad Arzùa. Gran parte del Cammino del Nord passa attraverso zone turistiche della Spagna e combina zone altamente urbanizzate con altre di eccezionale bellezza naturale.

Il Cammino del Nord è forse la via più storica in Spagna, la prima che i pellegrini di tutta la cristianità europea, all’epoca, percorrevano per raggiungere Santiago de Compostela.

Va ricordato che, nei primi secoli e a partire dalla scoperta della tomba dell’Apostolo, la dominazione musulmana raggiunse molti territori nelle zone più a nord della penisola, anche se gli storici concordano sul fatto che non è mai stato un cammino molto frequentato a causa della difficile orografia e del minor numero di città che offrivano ospitalità.

Non c’è dubbio che il Cammino del Nord nel suo complesso è il cammino di Santiago con più varianti, brevi e lunghe, e opzioni di diversi itinerari tra cui scegliere e che attraversano tutta la costa di Spagna. Nelle pagine delle tappe le diverse alternative sono dettagliate con le loro peculiarità, in modo che ogni pellegrino possa scegliere sulla strada quelle che ritiene migliori a seconda delle circostanze.

Oggi il Cammino del Nord, insieme alla Via de la Plata e al Cammino Portoghese, è diventato una buona alternativa al Cammino Francese per chi vuole sfuggire al sovraffollamento e all’eccessivo turismo che ha colpito quest’ultimo negli ultimi anni.

Il paesaggio lungo il Cammino del Nord

Chi crede che il Cammino del Nord sia una passeggiata bucolica e sempre vicino al mare si sbaglia. È vero che ci sono tratti che seguono la stessa linea della costa e molto belli, con fantastiche spiagge e ripide scogliere, ma sono quelli meno frequenti. In ogni caso, dopo ore di cammino nell’interno, quando non ci ricordiamo più che il mare è lì accanto, la repentina apparizione del mar Cantabrico sarà uno splendido regalo.

Il Cammino del Nord attraversa un territorio con una densità urbana elevata, con molte città grandi e medie e numerose urbanizzazioni. Sono evidenti per i pellegrini le disastrose conseguenze che la pressione urbanistica ha provocato sulla costa spagnola negli ultimi decenni.

La segnaletica è eccellente, soprattutto nel Paese Basco. Il percorso è montuoso in quasi tutto il tracciato, maggiormente in provincia di Guipúzcoa che in quella di Vizcaya, e dobbiamo.

Nei Paesi Baschi il Cammino del Nord è straordinario sia per i sentieri che per i paesaggi e le località. Inoltre, la segnaletica è eccellente. Il percorso è montuoso per quasi tutto il tragitto, più nella provincia di Guipúzcoa che in quella di Vizcaya, e dobbiamo superare fino a 10 catene montuose tra i 300 e i 500 metri di altitudine. Il paesaggio è costituito principalmente da verdi e umidi valli, grandi estensioni boschive, numerosi ruscelli, fattorie dedite all’allevamento, la scogliera aspra e i paesi compatti. In Guipúzcoa passiamo per graziose città marinare come Pasajes de San Juan, accoglienti località turistiche come Zarautz e, naturalmente, una delle città più belle dello stato: San Sebastian.

In Cantabria invece il Cammino del Nord attraversa principalmente strade asfaltate. In diverse tappe abbiamo come riferimento la strada nazionale N-634, lungo la quale dobbiamo camminare ma che fortunatamente non è molto trafficata. In alcuni tratti ci sono alternative segnalate che evitano l’asfalto, ma a costo di aumentare considerevolmente il numero di chilometri. I punti positivi del Cammino del Nord in Cantabria sono alcune valli bucoliche, come quelle di Liendo e Güemes, incantevoli spiagge come quella di Berria, località di grande interesse come Castro Urdiales e Santillana del Mar e la visita alla nobile capitale, Santander. Per quanto riguarda gli aspetti negativi, oltre all’eccesso di asfalto, vanno menzionate le estese aree urbane, le zone industriali di Santander e Polanco, il dominio schiacciante dei boschi di eucalipti e una segnaletica a volte imprecisa.

Entrati nelle Asturie, il cammino è più montuoso e rurale rispetto a quello della Cantabria. Presenta anche maggiori dislivelli, anche se niente a confronto con il tratto nei Paesi Baschi. Inoltre, nell’Asturias ci sono molti boschi di eucalipti destinati all’industria della carta.

Sebbene i tratti asfaltati siano ancora importanti, con la strada nazionale N-634 come riferimento, qui il percorso si alterna con strade sterrate e sentieri. Alcuni piccoli villaggi presentano una struttura urbana estesa, dispersa e anarchica, che rende difficile definire i loro confini. Troviamo anche delle graziose e accoglienti città di mare, come Llanes, Ribadesella e Luarca, e altre sorprendentemente interessanti, come Avilés. Tuttavia, dobbiamo attraversare due importanti aree industriali nella breve tappa tra Gijón e Avilés. Per quanto riguarda la segnaletica, nella maggior parte dei tratti è corretta, ma in alcuni luoghi, come ad esempio sul Monte Areo (10 km dopo Gijón), e anche tra Luarca e Villapedre, può risultare un po’ confusa.

Appena si arriva in Galizia, a partire da Ribadeo, il Cammino del Nord abbandona la linea costiera per addentrarsi nell’entroterra di Lugo, prendendo la direzione sud-est. Da questo punto in poi il percorso torna montuoso, con alcuni dislivelli importanti che ci ricordano i monti baschi che abbiamo lasciato alle spalle nei primi giorni di cammino.

Il territorio della Galizia è scarsamente popolato e la sua attività economica si orienta principalmente all’allevamento. A Gontán, a 50 km da Ribadeo, raggiungiamo l’altopiano interno di Lugo, una zona che oscilla tra i 600 e i 700 metri di altitudine, nella regione di A Terra Chá. Qui i dislivelli si moderano considerevolmente e il percorso attraversa una lunga serie di piccole parrocchie in un ambiente completamente rurale. Per quanto riguarda gli aspetti culturali della tratta galiziana, è da evidenziare il paese di Lourenzá, con l’interessante monastero di San Salvador, la città di Mondoñedo, con la sua cattedrale di Santa María, e soprattutto l’eccezionale monastero di Sobrado dos Monxes.

Distanze e servizi lungo il Cammino del Nord

Il Cammino del Nord attraversa in totale ben 133 città dotate di servizi. In media c’è una città con servizi ogni 5,9 km.

Le distanze più lunghe senza trovare un bar o un negozio sono: da Mondoñedo a Gontán (17 km), nella seconda tappa galiziana; da Vilela a San Xusto (16,8 km), nella prima tappa galiziana; e da Gernika a Goikolexea (16 km), nei Paesi Baschi.

Il percorso attraversa diverse aree urbane, tra cui: Bilbao, con 350.000 abitanti (900.000 nell’area metropolitana); Gijón, con 280.000 abitanti; San Sebastián, con 185.000 abitanti; Santander, con 180.000 abitanti; e infine Avilés, con 85.000 abitanti.

Il Cammino del Nord ha anche una sua associazione ufficiale alla quale poter far riferimento per qualsiasi informazione.

Il periodo migliore per il Cammino del Nord

Parlando del periodo migliore per fare il Cammino del Nord, il meteo in quelle zone della Spagna del nord è un po’ altalenante. Da un lato ci sono le giornate estive fantastiche, dall’altro le giornate umide e fredde autunnali, insomma, una roba che pare il clima inglese! Ma, secondo noi, il momento migliore per fare il Cammino del Nord va da maggio a fine settembre.

Mappa del Cammino del Nord

Tappe del Cammino del Nord

  • Tappa 1: Irùn-San Sebastian 24,8 Km

    Km 0. Irun (Tutti i servizi)

    Iniziamo il cammino del Nord partendo dall’ostello di Irun. Dobbiamo uscire dallo stesso portale a sinistra e proseguire lungo la strada Lucas de Berroa fino ad arrivare ad una piccola piazza. Da qui, giriamo a destra per prendere l’ampia strada di Fuenterrabía. Continuiamo dritto e, dopo aver superato una rotonda e passato sotto un ponte sulla GI-636, giriamo a sinistra su una strada locale asfaltata che ci porterà all’incrocio con la N-638. Attenzione a attraversare questo incrocio pericoloso e continuiamo lungo un sentiero asfaltato che circonda il Padule Txingudi, una zona umida che funge da rifugio per una moltitudine di uccelli migratori.

    Arrivati accanto alla capanna del Centro di Interpretazione, giriamo a destra di novanta gradi e seguiamo il sentiero pedonale che attraversa diversi ponti. All’uscita, giriamo a sinistra in salita su un sentiero locale e poi di nuovo a sinistra accanto alle case coloniche sparse nel quartiere di Arkolla de Hondarribia. Nel quartiere visitiamo l’Eremo di Santiagotxo, del XV secolo, che probabilmente troveremo chiuso.

    Km 3. Eremo di Santiagotxo (Ostello a 650 mt)

    All’incrocio dell’Edicola, proseguiamo a sinistra e percorriamo circa mezzo chilometro sulla strada che sale al Santuario di Guadalupe. Questo tratto di strada presenta un dislivello di 155 metri su poco più di un chilometro, quindi è importante dosare lo sforzo per non stancarsi troppo presto. Durante le ultime rampe, si può già scorgere la torre a punta del Santuario, che ospita l’intaglio policromo del santo patrono di Hondarribia. Si dice che l’intaglio sia stato ricavato dalla maschera di prua di una nave basca.

    Accanto al tempio si trova una fontana (ma non è adatta al consumo) e dietro di essa c’è un bar-ristorante. Alle spalle del Santuario, a breve distanza e fuori dall’itinerario, si trova un forte del 1900 (Km 4,7).

    Km 4,7. Santuario di Guadalupe (Bar-ristorante).

    La vista panoramica dal Santuario è stupefacente, con un’imbattibile vista sulla baia di Txingudi. Dall’altra riva si possono vedere Hendaye, Hondarribia e Irun. Vicino al Santuario, prendiamo un sentiero vicino alla Jaizkibel Forest House, che è il nome della montagna che costeggeremo da ora in poi.

    In breve, dopo alcune scale, il sentiero si divide in due opzioni: una più spettacolare per gli “alpinisti”, che sale e segue il GR-11 (un percorso alternativo di circa 3 km rispetto all’itinerario ufficiale), e quella dei pellegrini di tutta la vita. Continuiamo sulla seconda opzione.

    Il cammino è comodo, spazioso e circondato da conifere e da alcuni castagni. Passiamo davanti a una fontana mimetizzata con la scritta Anno 1940 (Km 6,9) e presto la pista scende.

    In questa sezione del percorso, è possibile avvistare alcune pottokas, pony originari dei Paesi Baschi. Se ha piovuto, la discesa potrebbe essere scivolosa e i ciclisti dovranno affrontare con attenzione le curve successive.

    Dopo un po’ di tempo, attraversiamo un passaggio canadese e giriamo a destra in direzione di Pasaia (Km 9,8). Il profilo della strada diventa impegnativo per un paio di chilometri in cui si circumnaviga un altro passaggio canadese. Il cammino scende per altrettanti chilometri attraverso una bella foresta mista, supera l’indicazione di Pasaia Donibane 3,4 km e raggiunge la GI-3440 (km 14,2).

    Prendiamo questa strada di fronte a noi, in salita, e 150 metri dopo il chilometro punto 4, la lasciamo sulla sinistra. A questo punto, la tappa ci offre una vista parziale del faro e della cala di Pasaia. La forte discesa successiva richiede cautela: lo zaino spinge in avanti più di quanto dovrebbe e conviene non mantenere l’inerzia con il quadricipite, che finirà per far male. Entriamo a Pasai Donibane attraversando il quartiere di Larrabide e, nella rampa di scale, troviamo la deviazione a sinistra verso l’ostello Santa Ana, per coloro che desiderano passare la notte qui. Il resto del percorso prosegue verso destra fino alle case e al molo. Pasaia è divisa in quattro distretti: Pasai Donibane, Pasai San Pedro, Pasai Antxo e Trintxerpe.

    Km 16,7. Pasai Donibane/Pasajes de San Juan (Rifugio, bar, negozi, ambulatorio, farmacia, cassa).

    Qui, possiamo prendere un piccolo motoscafo a un piccolo prezzo e risparmiare i pochi metri che ci separano da Pasai San Pedro. Dopo lo sbarco, giriamo a destra in via Torreatze e percorriamo l’estuario in direzione del mare, passando davanti a un Centro Culturale Marittimo.

    Incontreremo un tratto impegnativo di scale, che sembreranno interminabili se iniziamo con troppa allegria. Si parte dalla strada del Faro de la Plata e 150 metri prima di raggiungere l’edificio, giriamo a sinistra lungo un sentiero costiero in direzione di San Sebastián.

     

    Km 18,9. Faro Argento

    Questa bella strada costiera del Cammino del Nord è piuttosto ondulata. Superiamo le rovine di un vecchio condotto dell’acqua e, in una curva ombreggiata, lasciamo una piccola area picnic in pietra. Il sentiero termina nel vicino Paseo de Ulía (Km 20,5).

    Passiamo al numero 375, dove c’è una comunità che accoglie i pellegrini e poi arriviamo a un parcheggio. Qui troviamo la deviazione per l’ostello della gioventù Ulía, che si trova a 150 metri di distanza. Non ci sono cene ed è abbastanza lontano dalla città. Il Cammino del Nord scende attraverso un ambiente invidiabile fino a un punto di vista spettacolare su San Sebastian. In primo luogo, vediamo la spiaggia Zurriola e il Kursaal e dopo la foce dell’Urumea, possiamo vedere la spiaggia Concha e il Monte Igeldo. Abbiamo ancora una lunga e bella passeggiata fino all’ostello.

    Dopo la vista panoramica, giriamo a destra e scendiamo bruscamente fino a Zemoria de San Sebastián Street (Km 23,4). Attenzione ai cartelli in città, è facile perdersi. Proseguiamo più in basso a destra lungo l’Avenida de Navarra e prendiamo la passeggiata parallela alla spiaggia di Zurriola. C’è poca perdita. Passiamo davanti al Kursaal, attraversiamo il fiume Urumea e poi l’Alameda del Boulevard (qui si trova l’Ufficio del Turismo). Presto saremo vicino al Municipio. Ricordiamo che sulla destra si trova il centro storico di San Sebastian, dove tutti dovrebbero fare un buon giro di pintxos.

    Km 24,8. San Sebastián (Municipio) (Tutti i servizi)

    Proseguiamo lungo la famosa e infinita spiaggia di La Concha e il nostro cammino di Santiago prosegue. Dopo il tunnel sotto il Palazzo Miramar vedremo frecce gialle sull’incrocio pedonale di sinistra (adesivo). Questi portano all’ostello di pellegrinaggio della Ikastola Jakintza, gestito dall’Associazione degli Amici del Cammino di Guipúzcoa, che apre nei mesi di luglio e agosto. I cartelli conducono accanto ad un ufficio del Banco Popular e proseguono attraverso Matia Street fino all’incrocio con Escolta Real Street.

    Se la nostra intenzione è quella di dormire nell’ostello della gioventù La Sirena, dobbiamo proseguire il cammino dritto dietro il tunnel e attraversare un tratto di spiaggia di Ondarreta lungo il lungomare. Poi girare a sinistra per continuare in parallelo per il viale di Satrústegui e oltre l’hotel Ezeiza girare a sinistra per prendere la passeggiata Igeldo. L’ostello della gioventù si trova al numero 25.

    Km 27,6. San Sebastián (Ostello della gioventù) (Tutti i servizi)

  • Tappa 2: San Sebastián-Donostia - Zarautz 20,3 Km

    Km 0. San Sebastián (Ostello della gioventù) (Tutti i servizi)

    Il secondo giorno sul cammino del nord verso Santiago de Compostela, più leggero di quello iniziale, inizia in Marbil Street, ai piedi del Monte Igeldo. Dall’ostello dei pellegrini non ci sono perdite, attraversare il viale Zumalacarregui e poi attraversare via Pamplona o Brunet parallelamente al lungomare di Igeldo. Da La Sirena Hostel è ancora più facile, si scende per 150 metri e Marbil Street è la prima a sinistra. Stiamo risolvendo i dislivelli con scale, sentieri locali e un sentiero rinfrescante che muore accanto al parcheggio, che attraversiamo verso l’Hotel Leku Eder.

    Km 1,4. Monte Igeldo (Albergo. Pensioni)

    Proseguiamo lungo il bordo della strada e godiamo di una vista imbattibile sul Mar Cantabrico e sul faro di Igeldo, dalla metà del XIX secolo. Nella deviazione per il parcheggio Buenavista lasciamo la strada ed entriamo in via Amezti de Igeldo, comune indipendente da dicembre 2013. Al numero 24 la fermata è obbligatoria. Il pellegrino José María Soroa condivide un paio di sedie, qualche bottiglia d’acqua, un timbro per le credenziali e informazioni pratiche sulla porta di casa sua. Chapó! Un paio di cambi di direzione ci portano in via Cammino de Marabieta (Km 2,7). Questo municipio si espande sotto forma di piccole urbanizzazioni e fattorie e conforta la miscela tra ortensie, alberi da frutto e caseifici con il mare sullo sfondo. Il cammino attraverso Igeldo continua lungo i sentieri Arritxulo (Km 4,3) e Buztintxuri.

    Km 5,4. Igeldo-Camino Buztintxuri (Bar-Basador)

    Oltrepassiamo un Asador e poi entriamo in un sentiero riparato che tende a diventare fangoso (Km 6,6). Dopo un tratto di strada e alcuni ruscelli, si esce su un sentiero aperto che risale il versante nord di Mendizorrotz. L’itinerario giacobeo lo segue per 450 metri e poi non segnalato e prosegue dritto lungo un sentiero boscoso. Arriviamo così vicino a una casa colonica e riprendiamo l’asfalto (Km 9,1) per evitare un oblò e infine usciamo alla strada.

    Dopo aver superato la frazione di Munioetazar (Km 10,1), equatore della tappa, lasciamo la strada in curva e scendiamo davanti a un altro sentiero (un cartello indica 787 chilometri fino a Santiago). Con attenzione a non scivolare se ha piovuto, abbiamo trovato una fontana e siamo scesi senza caserme fino al tunnel della A-8 (km 12,5).

    Un pendio ripido disturba l’arrivo all’eremo di San Martín de Tours, ristrutturato nel XVI secolo, e il muro diroccato della casa dei seroras incaricati della sua manutenzione. Trecento metri più in basso, sulla sinistra, ai piedi del cammino, si trova l’ostello dei pellegrini di Rosa Arruti, un grande ospedale e uno dei pionieri dell’accoglienza dei pellegrini sul cammino del nord. Raggiungiamo la Calle Mayor de Orio, con diversi edifici interessanti del XVI secolo e un Centro di interpretazione delle vie, e passiamo sotto il balcone che collega una casa con la robusta chiesa parrocchiale di San Nicolás de Bari. Scendiamo così verso il centro di Orio.

    Km 14. Orio (Tutti i servizi)

    Girare a sinistra e attraversare il fiume sul ponte in direzione Zarautz. Confiniamo questo ai piedi della N-634, un altro dei compagni di viaggio, e deviamo a destra verso Txurruka e Porto. Una strada ci porta sotto uno dei meravigliosi viadotti della A-8 e all’ostello della gioventù di Txurruka (Km 16,1).

    Appena superato l’ostello prendiamo a sinistra l’ampia pista asfaltata che sale tra i vigneti di txakoli, vino bianco tipico di questa zona, fino a Talaimendi e il Gran Camping Zarautz. Nelle strutture hanno adattato uno spazio per i pellegrini, anche se si trova nella parte superiore di un garage e diciamo che è meglio controllarlo prima del soggiorno. (Km 17,4)

    A questo punto della tappa del nostro cammino di Santiago quest’ultima salita ha fatto un’ammaccatura e la nostra grande consolazione è che da qui alla fine devi solo lasciarti andare. Percorriamo la strada con un’eccellente vista su Zarautz, il campo da golf e, sullo sfondo, Getaria e il suo topo. Successivamente, un sentiero accanto alla spalla destra ci lascia all’ingresso della località. Qui troverete l’ostello Zarautz. L’ostello della gioventù si trova dall’altra parte di Zarautz e l’ostello dei pellegrini, aperto solo durante l’estate, si trova in via Zumalacárregui, sempre vicino all’ingresso. Per raggiungere la calle Mayor, con alcuni alberghi e ostelli, proseguire lungo l’Avenida de Navarra per un chilometro e girare a sinistra in una qualsiasi delle strade che portano alla parte vecchia.

    Km 20,3. Zarautz (Tutti i servizi)

  • Tappa 3: Zarautz - Deba 22 Km

    Km 0. Zarautz (Tutti i servizi)

    Ci sono un paio di possibilità per arrivare a Getaria lungo il cammino di Santiago del nord:

    1ª. Possiamo prendere la strada per Meagas vicino alla chiesa di Santa María e poi prendere la strada per l’eremo di Santa Bárbara e Getaria poche centinaia di metri dopo. Si tratta di un’antica strada che sale ripida tra i vigneti di Txakoli nei pressi del tempio, consacrata nel 1709 grazie al contributo della popolazione locale. Dall’eremo si gode di una vista privilegiata su Zarautz e la sua ampia spiaggia. Poi il Cammino del nord ufficiale scende a Getaria con una deviazione.

    2ª. La seconda opzione corre lungo il lungomare pedonale vicino al mare che corre parallelo alla N-634, un percorso che ha richiesto 8 anni di costruzione. Il lungomare è pianeggiante e molto frequentato da pescatori sportivi e zarautztarras. Possiamo vedere il Monte San Antón, popolarmente conosciuto come il ‘mouse’, e all’ingresso di Getaria, il luogo di nascita di Juan Sebastián Elcano, possiamo lasciare il cammino di Santiago per qualche istante e visitare il magnifico porto di questo villaggio di pescatori, al quale si accede sotto il passaggio della chiesa di San Salvador.

    Km 4.1. Getaria (Tutti i servizi)

    Abbiamo lasciato Getaria su una strada che inizia in Herrerieta Street. La strada prosegue fino al quartiere di San Prudencio, dove si trova l’ostello Kanpaia, e poi conduce alla strada GI-3392. Dopo circa 550 metri, lasciare l’asfalto a sinistra verso la casa colonica Aziategi, tra vigneti e campi di mais. Un ultimo ripido pendio ci pone accanto alla chiesa di San Martín de Tours, nel quartiere guetarense di Askizu. Accanto alla parrocchia c’è una fontana dove possiamo riposare. Inoltre, a pochi metri di distanza, si trova l’ostello Agote Aundi.

    Km 6,1. Askizu (Ostello-Bar)

    L’itinerario parte da Askizu e il cammino di Santiago avanza con viste imbattibili del Mar Cantabrico e di Zumaia. Scendiamo fino al villaggio di Gipuzkoa lungo il pendio della montagna fino alla N-634. Accanto alla strada, sulla destra, si trova la Casa Museo del pittore Ignacio Zuloaga e, annessa, la cappella di Santiago, del XV secolo. Raggiungiamo infine Zumaia attraversando il fiume Urola e scendendo le scale per attraversare il Paseo Ángeles Sorazu.

    Km 9.1. Zumaia (Tutti i servizi)

    Salutiamo il villaggio salendo al convento di San José de las Carmelitas Descalzas, che funziona come ostello comunale nei mesi di luglio e agosto, e all’eremo di Arritokieta. Tornando un po’ inditero possiamo godere di una panoramica finale di Zumaia e la bocca dell’Urola. La strada rurale conduce ad un sentiero che conduce all’area di sosta di Elorriaga (km 12,4), con una fontana e diversi tavoli. Il quartiere di Elorriaga si raggiunge sia a sinistra, su binari, sia a destra, su strada. All’ingresso di questo nucleo di montagna c’è una taverna.

    Km 13. Elorriaga (Bar)

    A Elorriaga seguiamo il percorso del Cammino di Santiago perché c’è anche quello del GR-121, che è più vicino alla costa. Il Cammino del nord scende alla Via Nazionale e la attraversa per salire con una brutale rampa che ci porta in un sentiero alberato. Questa sezione “rompighiaccio” passa attraverso diversi oblò e scende nuovamente sulla N-634, all’altezza del quartiere di Mardari con un bar-ristorante ai piedi della strada. Oltrepassiamo la A-8 (Km 16,3) e proseguiamo con cautela lungo l’autostrada nazionale. La lasciamo in breve sulla destra e proseguiamo lungo un sentiero che taglia un ampio tratto di strada, e risaliamo fino alla N-634 con un ultimo ripido e molto duro. Abbiamo finalmente raggiunto Itziar, dove ben meritano un’altra pausa. Il santuario di Santa Maria di Itziar è stata una tappa obbligata del Cammino del Nord. L’edificio risale al XVI secolo ed è costruito su un tempio romanico. All’interno, a presiedere l’altare, si trova la scultura della Vergine di Itziar, una venerata immagine del XIII secolo. L’inno alla Vergine recita così: “Ave, da Itziar la Vergine Bella – Ave, amata Madre del mare stellato”.

    Km 18,5. Itziar (Bar. Negozio)

    Un sentiero questo pezzo di cammino di Santiago, che purtroppo nasconde la vecchia strada, sale per gli ultimi metri fino al cimitero e scende verso Deba, che nell’ultimo tratto ha un pendio ripido. Accanto alla pista si trova l’eremo di San Roque, che possiamo vedere in una colorata nicchia ornata di fiori e un paio di capesante (Km 21). Appena entrati in città, passiamo davanti alla scuola secondaria Mendata e proseguiamo lungo la via Mogel per prendere l’ascensore. Il nuovo ostello inaugurato nel giugno 2014 si trova nell’edificio della stazione ferroviaria ai piedi dell’estuario. Prima di andare, è necessario passare attraverso l’Ufficio del Turismo per timbrare e registrarsi (Telefono 943 19 19 24 24 52). Se è chiuso, può essere fatto nei locali della Polizia Municipale, che si trovano sotto i portici della piazza.

    Km 22. Deba (Tutti i servizi)

  • Tappa 4: Deba - Markina-Xemein 24,3 Km

    Km 0. Deba (Tutti i servizi)

    Iniziamo la nostra quarta tappa del cammino di Santiago del nord attraversando i binari e poi l’estuario. Accanto ad essa prendiamo la strada GI-638 che porta a Mutriku e in 150 metri prendiamo una deviazione sul lato sinistro che segnala Buztiñaga. Qui iniziano le prime rampe. Una pista di cemento, prima, e un sentiero tra allori, corbezzolo e nocciole e ogni sorta di specie decidue, poi conduce alla frazione di Pikoaga. La vista sul mare e l’ambiente rurale di prati e capanne del bestiame confortano fino all’eremo del Calvario de Maia. Il luogo, con la vista parziale di Mutriku, merita una pausa. Inoltre, c’è una fontana un po ‘nascosta, dietro il muro e segnato Iturria, fontana in basco.

    Km 4,4. Ermita del Calvario de Maia (Ostello-Bar-Store a breve distanza. Grill)

    Prendere il sentiero asfaltato, segnalato dalla via crucis, superare il barbecue Azkenetxe e attraversare la strada GI-3330. Ai margini dell’itinerario troviamo un’altra fontana. Alla fine di marzo 2014, Nerea e Gaizka hanno aperto un ostello con un bar e un piccolo negozio. Una scelta eccellente, soprattutto per coloro che non hanno dormito a Deba. Immediatamente ci immergiamo in un percorso buio dove dovremo evitare diversi oblò di legno. Un lembo di leccio cantabrico si espande qui sopra la pietra calcarea e, uscendo in un’area aperta, presieduta da una stalla sulla collina, ammiriamo leggermente il mare, che saluteremo fino alla spiaggia dell’Arena di Pobeña, nella tappa 8. In breve, tracciamo un ultimo cancello e attraversiamo la GI-3562 per raggiungere in pista la vicina Olatz, appartenente al comune di Mutriku.

    Km 8,3. Olatz (Bar)

    Il bar-ristorante Zelaieta si trova in questo distretto zootecnico, anche se di solito è aperto solo nei fine settimana e in agosto. Meglio chiamare prima per confermare. Il numero di telefono è 943 60 45 45 95. Lasciando da parte l’eremo di San Isidro, la segnaletica ufficiale “Arnoate 5,5 km”, si procede in compagnia del torrente Anu. Ad una svolta a sinistra, ci addio al suo letto e continuiamo a salire lungo il sentiero e poi attraverso il bosco fino a superare timidamente la barriera di 500 metri di altitudine. Nel bel mezzo della salita metteremo piede a Bizkaia (Km 11,2), anche se non c’è nessun segno della muga, e già in discesa, in pista, arriviamo alla frazione Damukorta, dove è possibile che possiamo riempire la mensa, poiché c’è una vicina sorgente (Km 13,3). Continuiamo il cammino fino alla frazione e al passo dell’Arnoate, dove possiamo fare un’altra sosta e rinfrescarci nella fontana riparata dal sole o dalla pioggia.

    Km 14,2. Collado Arnoate (Fontana)

    A questo punto del cammino di Santiago giriamo a destra per seguire un sentiero “rompighiaccio” che corre lungo questo pendio e passa per la frazione di Sakoneta (Km 16,3). Infine si arriva ad una pista che costeggia le frazioni Atzorinzabal (Km 17,8) e Amulategi (Km 18,7). Appena lo superiamo giriamo a sinistra e attacchiamo una rampa brutale, soprattutto per la sorpresa che provoca, che spuntini di una penna con una differenza di 60 metri. Una volta superato abbiamo accesso alla valle dell’Artibai e cominciamo a scendere per una pista fino all’atterraggio, dove partiamo di diritto per sbarazzarci della parte più complicata della discesa. Diventa lunga ed è conveniente misurare i passi e andare con cautela perché ha un forte dislivello! e se ha piovuto può diventare molto complicato. Si conclude accanto a un prato che conduce al quartiere di Arretxinaga, dove si trova la torre Barroeta, una casa fortificata del XIV e XV secolo, e l’eremo di San Joaquin e Santa Ana (Km 23,2).

    Ai margini di questo tratto del cammino di Santiago si trova anche l’eremo di San Miguel de Arretxinaga, del XVIII secolo, di forma esagonale. Merita almeno una breve visita per vedere la sua origine: le tre pietre che formano la cappella e mantengono l’equilibrio tra loro. Dopo aver superato due ponti sul fiume Urko, proseguiamo dritti su Arretxinaga Avenue e poi svoltiamo a sinistra in Artibai Street. Qui prendiamo la prima a destra, via Osteko, che ci conduce all’ostello del convento dei Padri Carmelitani. Maria Luisa accoglie anche i pellegrini (vedi osservazioni) e, dal 2012, Markina-Xemein ha anche l’ostello privato Intxauspe.

    Km 24,3. Markina (Tutti i servizi)

  • Tappa 5: Markina Xemein - Gernika Lumo 25 Km

    Km 0. Markina (Tutti i servizi)

    Riprendiamo il nostro cammino di Santiago lungo il cammino del nord.

    Accanto all’ostello per pellegrini c’è la caffetteria Kai, dove giriamo fino ad attraversare il fiume Artibai, che insieme al fiume Lea, che visiteremo durante la tappa, dà il nome a questa regione del Biscayan. Continuiamo ad essere collegati ad un parco e infine usciamo alla spalla della BI-633, che seguiamo fino all’eremo di Nuestra Señora de Erdotza, probabilmente del XVI secolo. In questo luogo diciamo addio alla strada sulla destra e attraversiamo uno dei quartieri di Markina. Prendiamo un bidegorri, la pista ciclabile rossa, da qui il suo nome in basco, che avanza tra un poligono e il fiume. Ecco una fontana. Poi attraversiamo il fiume con una passerella accanto al ponte Kareaga, di un unico arco e mezzo nascosto dall’edera. Dopo il fiume giriamo a sinistra, passando attraverso un cancello, e ci immettiamo in un bel sentiero lungo il fiume, con alcune pietre e radici incastonate, che raggiunge la periferia di Iruzubieta.

    Km 3,8. Iruzubieta (Bar)

    Ci sono un paio di bar in questa città, anche se probabilmente sono chiusi la mattina presto. Facendo una leggera deviazione, lasciamo la strada BI-2224 e prendiamo un sentiero vicino al ristorante Armola. Salire fino al quartiere Altzaga. Accanto all’accesso ad una frazione giriamo a destra e tra pini e oblò arriviamo presto al quartiere di Arta, che corrisponde già al comune di Ziortza Bolibar. Siamo scesi al BI-2224 e siamo entrati a Bolibar, da dove proveniva la famiglia del liberatore venezuelano Simón Bolívar. Passiamo accanto al museo dedicato alla sua figura e arriviamo fino alla piazza, dove si trova il municipio e il bar del bagnino nei suoi portici.

    Km 6,2. Bolibar (Bar. Negozio. Alloggio Baketxe Baserria a 1,9 km)

    Accanto alla chiesa di Santo Tomás, con una facciata difensiva marcata e due torri ad essa collegate, usciamo momentaneamente per entrare in una strada e seguire la Via Crucis e la strada medievale che sale al monastero cistercense di Zenarruza. A pochi metri da questo monastero si trova l’ostello Ziortza Beitia Hostel, riaperto nel giugno 2014. Entriamo a Zenarruza sotto un arco (accanto alla finestra sopra lo scudo dell’aquila con il cranio, la cui leggenda è spiegata sul pannello informativo) e attraversiamo il giardino. L’antica chiesa collegiata è gotica e si può anche visitare il chiostro.

    Km 7,5. Monastero di Zenarruza (Albergue)

    Un sentiero irrigato da diversi torrenti porta alla cima della Gontzagarigana (Km 9). La strada principale rimane sulla destra e proseguiamo a sinistra, scendendo per un sentiero asfaltato fino alla frazione di Uriona (km 9,8). Riprendiamo la discesa verso Munitibar e il bacino del fiume Lea lungo un pendio e poi lungo un sentiero buio tra la macchia, complicato dalla pendenza e con il rischio di cadute, che termina accanto a una bella casa di campagna. Un sentiero ci porta a Gerrikaitz, la chiesa neoclassica di Santa María, restaurata nel 1847, si trova sulla sinistra, e dopo aver attraversato il fiume Lea entriamo in Munitibar. Quasi all’equatore del giorno, la piazza è un altro buon posto per fare una pausa, con un ostello, un bar e un negozio.

    Km 11,7. Munitibar (Ostello. Bar. Negozio)

    La parrocchia di San Vicente de Arbaztegi, che potrebbe aver preso il posto di un eremo dedicato a San Miguel, e ancora una volta il fiume Lea punta al fastidioso pendio ripido verso il quartiere di Aldaka. Qui, a 50 metri da questo tratto di cammino di Santiago, si trova un eremo di Santiago del XVIII secolo. Poi la pista continua a destra e appena superata la linea ad alta tensione, senza lasciare la BI-2224, prendere la pista locale sulla sinistra e scendere accanto alla frazione Urnatei. A questo punto prendiamo un sentiero che corre sotto migliaia di volt e su una zona fangosa che si nutre di diversi ruscelli. Più avanti, inoltre, se non è stato pulito, c’è una sezione dove elimineremo le erbacce per far posto. Il percorso termina vicino al quartiere di Berriondo, nel comune di Mendata. Come molti altri, la sua origine fondamentale era un’antichiesa, in questo caso quella di San Michele Arcangelo nel X secolo, che non è altro che una comunità dispersa di vicini di casa che si riunivano in assemblea attorno alla chiesa parrocchiale.

    Km 16,2. Berriondo (Deviazione per l’ostello Mendata poco più avanti. Ristorante nelle vicinanze)

    Un sentiero locale conduce alla BI-3224, che seguiamo fino al distretto di Zarra (Olabe). Sulla sinistra c’è la deviazione per l’ostello Idazte Etxea a Mendata! A questo incrocio, la nostra svolta a destra verso il ristorante Zarrabenta. Attenzione perché non seguiamo la strada che è raccomandata per le biciclette. Attraversiamo il quartiere, visitando l’eremo di San Pedro e San Cristóbal, ricostruito alla fine del XVIII secolo e restaurato nel 1878. Lasciamo il nucleo, dove troviamo la deviazione verso la torre Montalbán, a pianta pentagonale, e prendiamo il sentiero che scende e attraversa il vecchio bosco di querceto condiviso tra i comuni di Mendata e Arratzu, uno dei gioielli intatti della Riserva di Urdaibai. Più avanti, un tratto di strada ben recuperato passa sopra il ponte.

    Km 19,1. Elexalde

    Seguendo la Via Crucis si scende al fiume Gola, con una vecchia fucina in disuso dal XIX secolo, e si inizia la forte salita al quartiere Marmiz (Km 20,3). Allo stesso ingresso, invece di prendere la BI-3224, girare a destra accanto ad una casa e riprendere la salita, molto più contenuta. Lasciamo la città per continuare lungo un sentiero che corre lungo il pendio della Burgogana, tra i famosi pini ed eucalipti, due specie a crescita rapida che sono state introdotte nella penisola a scapito delle foreste autoctone. Questo bellissimo cammino cade nel comune di Ajangiz, in particolare nel suo quartiere di Mendieta. È indipendente da Gernika dal 1991. L’imponente chiesa neoclassica dell’Ascensione è opera di Giovanni Battista di Belaunzaran che terminò suo figlio nel 1860.

    Km 23. Ajangiz

    Da Ajangiz basta proseguire lungo la strada, prendendo una delle curve e lasciandoci andare a Gernika. All’ingresso, accanto alla fermata in via San Bartolomé, girare a destra e prendere Kortezubi bidea, la prima a sinistra. L’ostello della gioventù si trova a 100 metri di distanza.

    Km 25. Gernika (Tutti i servizi)

    Nel 2017, dal 1 al 31 agosto, apre l’ostello comunale gestito dall’Associazione degli Ospedalieri Volontari del Cammino di Santiago per Bizkaia!

  • Tappa 6: Gernika - Lezama 21,8 Km

    Km 0. Gernika (Tutti i servizi)

    Dall’ostello della gioventù si deve andare al centro di Gernika in via San Bartolomé. Attraversiamo il fiume e i binari e dopo 150 metri giriamo a sinistra in via 8 de enero. Prendere la seconda strada a destra, Artekale Street (al centro), oltrepassare l’Ufficio del Turismo ed entrare in piazza Foru, dove si trova il Municipio. Raggiungiamo la solenne chiesa gotica di Santa Maria attraverso una scalinata. Dopo il suo ingresso si prosegue a sinistra per la via Allende Salazar e poco dopo a destra per Santa Klara per arrivare fino alla Casa dei Giunti, di stile neoclassico e situato dove si trovava l’eremo di Santa María la Antigua e la famosa quercia di Gernika, dove il Signore di Bizkaia ha giurato la sua posizione e oggi anche il Lehendakari. L’albero più antico è stato piantato nel XIV secolo ed è stato sostituito più volte, l’ultima volta nel 2005. Circondare il tutto e l’accesso sotto un arco, passando la scuola Allende Salazar (qui l’Associazione di Bizkaia fornisce un ostello alcune estati), e girare a sinistra per continuare dritto per un lungo tratto attraverso le strade Zearreta e Mestikabaso. In quest’area abbiamo diverse fonti per riempire la mensa. Infine, girare a destra nella strada e si raggiunge l’eremo di Santa Lucía, che si trova nel quartiere di Zallo. Faceva parte dei possedimenti della famiglia Mezeta-Allende Salazar, accanto alla fattoria, al mulino e alla fucina.

    Km 2,2, Eremo di Santa Lucia

    Abbiamo seguito il sentiero asfaltato, superando il torrente Mikene, e pazientemente abbiamo iniziato la salita al Monte Bilikario, ben circondato dalla vegetazione e con abbondante pietra all’inizio. La pista forestale consente di risparmiare un dislivello di 260 metri. Durante lo sforzo dobbiamo solo fare attenzione ad una deviazione ben marcata, con la quale continuiamo a sinistra all’inseguimento di Gerekiz (Km 5,2). Più avanti si attraversa un cancello e si scende verso alcune frazioni del distretto rurale di Pozueta, appartenente al comune di Muxika. Uno di loro di solito ha una fontana all’esterno per il sollievo degli escursionisti.

    Km 5,6. Pozueta (Alloggio)

    Un tratto di asfalto ci porta oltre una fattoria dove pascolano un buon numero di asini e la strada passa per la giurisdizione del comune di Morga. Più in basso si evita il BI-2121 da un sottopassaggio, proprio dove abbiamo la deviazione per l’ostello Meakaur!, che segna 2,3 km.

    Deviazione dell’ostello Meakaur

    Dopo il passo prendiamo la strada per Eskerika. All’ingresso si trova l’eremo di San Esteban de Gerekiz, solo uno degli itinerari seguiti dai vecchi signori di Bizkaia per giurare e rispettare i privilegi (Km 7,9). Continuiamo su questa strada fino a raggiungere la frazione Landotz, con un frontone, dove prendiamo una pista forestale sulla destra (si consiglia ai ciclisti di continuare lungo la strada). Dopo una discesa e una successiva salita, usciamo di nuovo sulla strada, che prendiamo a destra sotto qualche eucalipto, e circondiamo la casa colonica Pepiena. A 250 metri da qui si trova l’ostello Eskerika, dove si può fare una deviazione per passare la notte o per ricaricare le batterie.

    Km 10,3. Ostello Eskerika

    Diversi tracciati conducono alla spalla della BI-2713, una strada che dobbiamo seguire senza rimedio (Km 13). Scendere a sinistra verso Goikoelexalde e Larrabetzu. La strada ha molto traffico ma almeno la spalla dura è copiosa. Nel quartiere di Astoreka (Km 15), appartenente a Larrabetzu, lasciamo la strada (attenzione alla deviazione!) sulla sinistra per entrare in uno stretto sentiero coperto che converge su una pista. Passiamo davanti a Luciaren Etxea, una piccola fattoria dove le galline di uova biologiche fanno campagna in libertà. Ai margini del torrente Zugasti percorriamo l’ultimo tratto fino a Goikoelexalde, dove siamo accolti dalla chiesa di San Emeterio e San Celedonio, con una robusta torre e circondata da un portico. Questo distretto di Larrabetzu è il primo nucleo con bar del giorno (Km 17,1).

    Km 17,1. Goikoelexalde (Bar)

    Il bellissimo incrocio ci riporta sulla BI-2713, che seguiamo fino a Larrabetzu. Nella località ci sono alcuni pannelli informativi dettagliati in cui viene spiegato in dettaglio il cammino Juradera. Nel 2017, dal 9 aprile al 15 ottobre, il Gruppo degli Ospedalieri Volontari del Cammino per Bizkaia gestisce a Larrabetzu l’ostello pellegrino che occupa la parte superiore dell’ambulatorio.

    Km 18,5. Larrabetzu (Rifugio. Bar. Negozi. Farmacia.)

    Attenzione perché l’itinerario non raggiunge la chiesa di Santa Maria, tra il barocco e il neoclassico, ma gira a destra seguendo la strada che porta a Lezama. In estate e con il sole è un altro tratto difficile a causa dell’assenza di ombre e dei chilometri già accumulati. L’ostello di Lezama, che apre solo nei mesi estivi (vedi dettagli completi dell’ostello), si trova nel Centro Civico di Uribarri, al 133 di via Garaiotza (Km 21,8).

    Km 21,8. Lezama (Tutti i servizi)

  • Tappa 7: Lezama - Bilbao 11,2 Km

    Km 0. Lezama (Tutti i servizi)

    La prima settimana sul cammino di Santiago del nord ci condurrà a Bilbao.

    Stiamo lasciando Lezama nello stesso modo in cui siamo entrati, accanto al BI-637. Sotto gli aerei del prossimo aeroporto di Loiu passiamo attraverso i diversi quartieri della città, come Aretxalde, dove si trova la chiesa di Santa María, una chiesa gotica del XVI secolo che conserva all’interno del tavolo dell’antichiesa dove si riunivano le vecchie comunità del comune. Passiamo anche la deviazione alla maestosa torre di Lezama e dopo l’humilladero barocco di Santo Cristo passiamo al quartiere de La Cruz. La presenza ravvicinata della grande città comincia a disegnare un paesaggio in cui si mescolano poligoni, stazioni di servizio e padiglioni, avvicinandoci a Zamudio. All’altezza della chiesa di San Martín, nel quartiere di Arteaga, l’itinerario gira di 90 gradi a sinistra. Appena dietro la chiesa si trova la torre dei marchesi di Malpica, dove possiamo fermarci a leggere i pannelli informativi che descrivono, tra l’altro, il cibo consumato durante il Medioevo.

    Km 3. Zamudio (Tutti i servizi)

    Dopo la svolta ci avviciniamo alla zona industriale di Pinoa, che attraversiamo su un pendio e poi prendiamo un sentiero che ci porta oltre il corridoio Txorierri, una strada a tre corsie per direzione su un tratto della N-637 che circonda la parte nord ed est del Gran Bilbao (Km 4,3). Lo attraversiamo su un ponte e giriamo a destra per prendere un bel sentiero tra le decidue che continua la salita verso la montagna. Si collega poi con una pista asfaltata che attraversa il quartiere sparso di San Antolín. Passiamo davanti al ristorante Amairu Aretxeta dove un belvedere ci permette di vedere il parco tecnologico Zamudio, Derio ed Erandio dietro i prati. Il Cammino del nord raggiunge poi la BI-3732 (Km 6,7).

    Proseguire a sinistra per 60 metri e attraversare per prendere un sentiero che copre gli ultimi metri della salita della strada Zamudianos, una vecchia strada reale da Bermeo. Così coroniamo il Monte Avril, chiamato anche Iturritxualde (la cima reale è leggermente sopra questa parte di cammino di Santiago, a 382 metri di altitudine). Un parco e un’area ricreativa permettono un riposo visivo e il recupero delle forze prima di entrare in città.

    Km 7,3. Monte Avril (area ricreativa)

    Dopo la residenza del Sacro Cuore di Gesù otteniamo un’altra vista panoramica di Bilbao e attraversiamo un ponte pedonale sulla BI-631 (Km 8,8,8). Attraversiamo il quartiere di Begoña lungo le vie Cammino de Atxeta, Grupo Arabella e Zabalbide prima di arrivare alla basilica della Virgen de Begoña, opera cinquecentesca di un antico eremo che ospita il patrono di Bizkaia. Una replica dell’immagine è andata in pellegrinaggio in tutta la provincia nel 1949 e l’incisione originale è passata per Bilbao in occasione di catastrofi, epidemie e atti liturgici (Km 10).

    Scendiamo dall’ingresso principale dalla via Andra Mari, segnata con piastrelle gialle e blu e il disegno della capasanta che troveremo nell’itinerario urbano, fino alla Travesía de Mallona, dove è meglio evitare le scale lungo la carreggiata. Di fronte al numero 5 si trova la sede della Asociación de Amigos del Cammino di Santiago de Bizkaia (Associazione degli Amici del Cammino di Santiago di Bizkaia). Le strade di Mallona portano alla trafficata piazza Miguel de Unamuno. Usciamo per le strade di Cruz e Tendería e su un lato si trova la cattedrale gotica di Santiago. I suoi lavori iniziarono nel XIV secolo sul sito dell’antica chiesa e durarono per altri due secoli.

    Km 11,2. Bilbao (Tutti i servizi)

  • Tappa 8: Bilbao - Portugalete 19,7 Km

    Km 0. Bilbao (Tutti i servizi)

    La Tendería, che fa parte delle sette strade primitive di Bilbao, termina in via Ribera, che seguiamo a sinistra. Qui si trova il grande mercato coperto di La Ribera. 120 metri più avanti lasciamo la strada sulla destra per attraversare l’estuario del Nervión o Ibaizabal sul ponte di San Antón. Illustra lo stemma comunale e sostituisce il ponte medievale che per molti secoli è stato l’unico guado sull’estuario. In Wikipedia possiamo leggere che “nel XV secolo sotto questo ponte incastrato criminali”, che non era altro che legare una pietra al collo e gettarla in acqua. Dopo il ponte, girare a destra in Calle Bilbao la Vieja, che si collega con Calle San Francisco. Siamo usciti in Plaza Zabalburu e abbiamo preso l’infinita via Autonomía per 1,3 chilometri. Senza cambiare direzione ci collegheremo con il viale Montevideo (Km 2,7).

    Passiamo davanti al Centro di Salute Basurto e presto svoltiamo a sinistra per salire un buon tratto di Lezeaga Street. L’itinerario si avvale di un sentiero pedonale che si snoda a zigzag fino a raggiungere un’altra vista privilegiata della città. In questo punto panoramico naturale del monte Kobetas, dove si trova il quartiere di Altamira, si trova l’ostello dei pellegrini.

    Km 4,4,4. Ostello dei pellegrini di Bilbao

    Vicino al tendone Bilbobus giriamo a sinistra per scendere l’altro versante lungo un sentiero roccioso. Forse siamo avvertiti dal fumo della fabbrica Profusa, che produce coke per la fusione, che porta a controllare i vicini del quartiere di Delicias. Durante la discesa è necessario fare attenzione ad una svolta a sinistra per prendere una curva. Più tardi passiamo un cancello e continuiamo fino alla strada, che scendiamo. Dopo un tunnel si raggiunge l’Estrada Bizkorta, vicino alla strada Basurto-Castrexana. Riprendere la marcia a sinistra e prendere l’incrocio per Las Delicias, dove si passa il fiume Kadagua sul Puente del Diablo (Km 6,8).

    Entriamo nel quartiere di Las Delicias-Urgozo, nel comune di Barakaldo, e appena attraversiamo le strade saliamo sulla strada asfaltata che porta a Santa Águeda. Dopo diverse curve di grande pendenza lasciamo la pista sulla sinistra ed entriamo nella strada medievale sotto il bosco misto di Larrazabal. Da questa strada, che era Cammino Real, i commercianti scendevano in Castiglia, via Balmaseda attraverso la valle di Mena fino a Burgos, i prodotti arrivavano dall’Europa e i cereali e la lana salivano per trasportarli sul continente. La strada cede di nuovo il passo alla pista, che ora espone alcune rampe che sembrano spostate dall’Angliru e Cuitu Nigru e raggiungere l’eremo di Santa Agueda, dove c’è una fontana e uno spazio adatto per fare la prima sosta (Km 7,9). Ritorniamo alla pista asfaltata che finisce per scendere fino al quartiere Baracaldés di Cruces, dove spicca il suo emblematico ospedale.

    Km 11. Cruces (Barakaldo) (Tutti i servizi)

    Attenzione, perché alla rotonda d’ingresso bisogna girare a sinistra in via La Paz, in direzione del campo di calcio. Confiniamo con questo e scendiamo al bidegorri (pista ciclabile con pista pedonale asfaltata che costeggia il fiume Castaños). Dopo un tunnel, girare a destra per continuare lungo via Ametzaga de Retuerto, quartiere Baracaldés. Abbiamo salvato la N-634 attraverso un sottopassaggio.

    Km 12,2. Retuerto (Barakaldo) (Tutti i servizi)

    Dopo la parrocchia del Sacro Cuore continuiamo lungo una strada stretta. Alla fine del vicolo continuare a destra lungo la via Euskadi, sotto l’autostrada. Alla rotonda, girare a sinistra accanto al ristorante Kokoxily e seguire l’Avenida de la Ribera verso il Megapark. All’ingresso di questo grande parco commerciale andiamo a destra seguendo una corsia pedonale e ciclabile. Lo seguiamo per un lungo tratto del cammino fino alla fine del complesso commerciale e scendiamo a sinistra per scale fino al lungomare del fiume Galindo, dove c’è un cartello del Cammino del nord che indica la distanza da Sestao e Portugalete. Circa 1,3 chilometri più tardi attraversiamo il fiume e tra un corridoio metallico arriviamo in una zona decadente con gli edifici della Società Cooperativa Aurrerá. Un paesaggio motivato dallo spopolamento subito negli ultimi decenni. Passiamo il pendio della Gran Vía de José Antonio de Agirre, nel quartiere sestaoarra di Kueto. A proposito, abbastanza fastidioso a questo punto della tappa. In cima passiamo davanti al Centro di Salute Kueto e raggiungiamo il Municipio di Sestao. Il toponimo del municipio può derivare da Sexto, nome latino con cui la legione romana battezzò la montagna dove si trovava.

    Km 17,8. Sestao (Tutti i servizi)

    Accanto al Municipio tiriamo a destra (attenzione perché la targa metallica che segnala passa inosservata), scendendo lungo la strada di Aizpuru. Il confine tra Sestao e Portugalete è quasi una linea immaginaria e presto ci dirigiamo verso la foce del Nervión, dove una struttura funambulista attraversa l’estuario su diverse torri. Questo ponte sospeso, con la funzione di traghetto tra Portugalete e Getxo, è stato inaugurato nel 1893 ed è patrimonio dell’umanità dal 2006. Si estende per 160 metri di lunghezza ed è sostenuta da quattro torri che superano i 60 metri di altezza. Se avete tempo, è consigliabile ottenere un biglietto per visitare la passerella. Le viste verso l’interno dell’estuario e la bocca con il porto di Bilbao sono magnifiche.

    All’altezza della chiesa di Santa Maria si devia a destra per visitarla e dopo averla circondata si prosegue per il Cantone della Chiesa. Poi possiamo girare a destra in via Coscojales e poi prendere via Santa Clara, la prima a sinistra. Sfocia in via Casilda Iturrizar. Al numero 8 si trova l’ostello, aperto nei mesi di luglio e agosto al piano terra dell’edificio Ramón Real de Asúa.

    Km 19,7. Portugalete (Tutti i servizi)

  • Tappa 9: Portugalete - Castro Urdiales 27,6 Km

    Una lungo pista ciclabile ci porta alla spiaggia di La Arena, dove ci ritroviamo felicemente con il Mar Cantabrico; poi, lungo un sentiero pedonale, seguiamo le sue belle scogliere.

    A Ontón dobbiamo scegliere tra la strada ufficiale, attraverso Otañes, che evita il bordo della strada nazionale N-634 in cambio di un allungamento del cammino di 7,2 km, o continuare lungo il bordo della strada nazionale, approfittando di una scorciatoia. Poco prima di raggiungere Ontón siamo entrati in Cantabria e qui terminiamo la nostra nona tappa del cammino di Santiago lungo il cammino del nord.

  • Tappa 10: Castro Urdiales - Laredo 26,6 Km

    Interessante tappa del cammino di Santiago del nord fatta di splendidi paesaggi costieri, con scogliere, spiagge e calette, boschi di pini e lecci, e verdi e ampie valli interne, inoltre, le pendici sono moderate. Come ieri, oggi dobbiamo scegliere tra la strada ufficiale (il cui itinerario è stato modificato nel 2016), da Rioseco, o il limite della N-634, che fa risparmiare 3,5 km e alcune strade.

    Concludiamo qui 10 giorni sul cammino di Santiago.

  • Tappa 11: Laredo - Güemes 29 Km

    Anche questa tappa di questa parte del cammino di Santiago lungo il percorso del nord ci offre splendidi paesaggi costieri, con scogliere, spiagge e calette, boschi di pini e lecci, e verdi e ampie valli interne, inoltre, le pendici sono moderate. Come ieri, oggi dobbiamo scegliere tra la strada ufficiale (il cui itinerario è stato modificato nel 2016), da Rioseco, o il limite della N-634, che fa risparmiare 3,5 km e alcune strade.

  • Tappa 12: Güemes - Santander 11,8 Km

    Questa tappa del cammino del nord prevede che una volta arrivati a Somo, dal molo è necessario prendere una delle barche (note come “pedreñeras”) che con una frequenza di 20 o 30 minuti, e ad un prezzo di poco più di 2 euro, naviga da Somo a Santander con sosta a Pedreña.

  • Tappa 13: Santander - Santillana del Mar 37,1 Km

    Questa è forse una delle più lunghe tappe del cammino di Santiago del nord con molto asfalto, ma è possibile dividerla anche in due parti grazie agli ostelli aperti negli ultimi anni lungo il cammino del nord. L’uscita da Santander è lunga, ma successivamente si avanza per sentiero rurale, con pendenze moderate. Nel 2016 c’è stata un’importante modifica dell’itinerario. Oggi finiamo a Santillana del Mar, una delle città monumentali più interessanti della costa cantabrica; spicca la sua bella collegiata romanica di Santa Juliana.

  • Tappa 14: Santillana del Mar - Comillas 22,1 Km

    Tappa placida e interessante, anche se quasi sempre lontana dal mare e con un eccesso di asfalto; i pellegrini più in forma possono estenderla a San Vicente de la Barquera per 33,6 km. Oggi finiamo a Comillas, pittoresca città architettonica, dove spiccano gli edifici costruiti nel XIX secolo dagli emigranti di ritorno dall’America. Abbiamo camminato 14 giorni e Santiago de Compostela dista ancora circa 19 giorni di cammino.

  • Tappa 15: Comillas - Colombres 29 Km

    Si tratta di una tappa del cammino del nord con spiccato carattere rurale, in cui i pendii, senza essere eccessivi, acquistano presenza rispetto alle tappe precedenti; si avverte il monte asturiano. La città di San Vicente de la Barquera e il suo estuario sono l’attrazione paesaggistica e culturale del giorno. D’altra parte, all’uscita di Unquera, quasi alla fine della tappa, lasciamo la Cantabria per entrare con il cammino di Santiago nelle Asturie.

  • Tappa 16: Colombres - Llanes 23,2 Km

    Questa è una tappa del cammino placida con bellissimi paesaggi; ancor di più se prendiamo, come è consigliato, il sentiero costiero. Oggi, l’unica salita notevole è all’uscita di Andrín, anche se non raggiunge nemmeno i 100 metri di dislivello. La tappa si conclude nel villaggio monumentale di LLanes.

  • Tappa 17: Llanes - Ribadesella 31,4 Km

    Tappa lunga con pendenze moderate; nella sua prima metà si passa vicino a bellissime e, in estate, affollate spiagge, come Torimbia; poi, l’itinerario si snoda nuovamente nell’entroterra, attraversando zone rurali con minore pressione turistica. Oggi si conclude a Ribadesella, un accogliente e interessante villaggio balneare situato nell’ampio estuario alla foce del fiume Sella.

  • Tappa 18: Ribadesella - Colunga 20,1 Km

    Con questa tappa oltrepassiamo la metà del nostro cammino di Santiago lungo il cammino francese. Si tratta di una tappa paesaggistica interessante, con montagne e buone viste sulla costa, e il passo vicino a diverse spiagge: Santa Marina (a Ribadesella), La Vega, Arenal de Morís (un po ‘fuori mano), La Espasa e La Isla. A Colunga non c’è un ostello, e la tappa è breve, quindi alcuni sceglieranno di estenderla a Priesca (28,7 km), piccolo villaggio con un magnifico ostello, o a Sebrayo (31,6 km), un altro piccolo villaggio, questo con un umile ostello comunale, o ancora a Villaviciosa (37,6 km), città con diversi ostelli privati.

  • Tappa 19: Colunga - Villaviciosa 17,2 Km

    Tappa breve; si avanza lontano dalla costa, attraverso un terreno più montuoso rispetto alle tappe precedenti. Oggi attraversiamo piccoli villaggi rurali, senza bar o ristoranti, anche se due di loro hanno un ostello. Villaviciosa, la capitale della mela, è una città piacevole con tutti i servizi; il suo monumento più importante è la chiesa romanica di San Juan de Amandi (1,3 km dalla città), che vedremo domani all’uscita.

  • Tappa 20: Villaviciosa - Gijón 29,8 Km

    Al km 3,7 della tappa, nel piccolo villaggio di Casquita, troviamo oggi il grande bivio del Cammino del Nord: dritto, verso Gijón, per continuare su questa strada; a sinistra, verso Oviedo, per continuare lungo il Cammino di Santiago Primitivo (o tornare al Cammino Nord via Avilés). Entrambi gli itinerari, del Nord e Primitivo, hanno solide argomentazioni a favore. Per quanto riguarda la tappa che ci occupa, da sottolineare che è una delle più difficili di tutta la via, con due salite da considerare, rispettivamente di 340 e 200 metri di differenza, e un lungo ingresso a Gijón. Santiago de Compostela dista ancora 15 giorni intensi di cammino.

  • Tappa 21: Gijón - Avilés 25,4 Km

    Oggi sul nostro cammino di Santiago stiamo collegando i due grandi poli di quella che un tempo era una potente industria siderurgica asturiana, che oggi sopravvive con difficoltà alla globalizzazione. Abbiamo lasciato Gijón lungo i lunghi viali della Galizia e dell’Argentina e siamo entrati ad Avilés attraversando i sobborghi urbani e industriali; tuttavia, il tratto centrale della tappa passa attraverso un tranquillo ambiente rurale. Il centro storico di Avilés, magnificamente restaurato, è il centro dell’interesse culturale dell’epoca.

  • 22^ Tappa: Avilés - Muros de Nalón 23,2 Km

    Tappa del cammino breve, prevalentemente su piste asfaltate, con pendenze frequenti ma generalmente moderate. L’itinerario si snoda nell’entroterra, avvicinandosi alla costa solo nella città di Salinas. D’altra parte, il gioiello culturale del giorno è il Castello di San Martín, situato su un promontorio sulle rive del fiume Nalón, che non può essere visitato.

  • Tappa 22: Muros de Nalón - Soto de Luiña 15,3 Km

    Tappa di cammino molto breve, con pendenze frequenti ma moderate e con un solo approccio alla costa a La Concha de Artedo. Il completamento dei lavori della superstrada A-8, con viadotti colossali, ha dato stabilità al tracciato dell’itinerario, che da molti anni è stato oggetto di continue modifiche. Il Soto de Luiña è la fine di una tappa classica; se ne abbiamo ancora voglia, possiamo scendere alla piccola e bella spiaggia di San Pedro, a 2,2 km dal paese.

  • Tappa 23: Soto de Luiña - Cadavedo 18,5 Km

    Sia che optiamo per il Camí Real de Las Ballotas (lungo la costa) o la Sierra de Las Palancas (attraverso le montagne), siamo di fronte a una delle più belle tappe dell’intero cammino del nord. La stragrande maggioranza dei pellegrini sceglie il percorso costiero, con vista sulle scogliere, con accesso alle spiagge, ben segnalato e con servizi. Il sentiero di montagna, quello storico, è stato ripristinato e segnalato nel 2016 dopo molti anni di abbandono, ma anche nel 2018 il sottobosco copre alcuni tratti del sentiero. Santiago si avvicina e dietro di noi ci sono 24 giorni di cammino.

  • Tappa 24: Cadavedo - Luarca 15,3 Km

    Una tappa del cammino placida, piacevole e breve; l’unico ostacolo è la salita dall’Hotel Canero, che ci pone all’altezza della A-8; ci sono 140 metri di dislivello in 1,6 km. Nel tratto finale l’arrivo a Luarca ci regala alcune belle immagini della pittoresca cittadina e del porticciolo; il suo ostello comunale per i pellegrini si trova ad Almuña, ai margini della strada e a 2,2 km da Luarca.

  • Tappa 25: Luarca - La Caridad 30,5 Km

    Oggi si avanza lontano dalla costa in questo tratto di cammino del nord, su comodi sentieri e sentieri, con dislivelli moderati, passando per numerose località con servizi, e seguendo in gran parte l’asse nazionale semi vuoto della N-634, che abbiamo attraversato più volte (prudenza). Il passaggio attraverso la città industriale di Navia, con quasi diecimila abitanti, dà il tono della giornata. Per i pellegrini non frettolosi, un pernottamento in questa città è una buona opzione.

  • Tappa 27/A: La Caridad - Ribadeo (passando per Tol) 21,3 Km

    Oggi è il giorno delle decisioni da prendere sul cammino del nord: la prima e più importante, da Ribadeo o da Vegadeo? E, se scegliete Ribadeo, da Tol o da Tapia de Casariego?

    Il cammino di Santiago riserva sempre sorprese. Non pensateci troppo. Seguite il vostro cammino.

  • Tappa 27/B: La Caridad - Ribadeo (passando per Tapia de Casariego) 22,4 Km

  • Tappa 28: Ribadeo - Lourenzá 28,4 Km

    La tappa odierna del cammino del nord è la prima attraverso la Galizia verso Santiago.  Un punto di svolta lungo questo Cammino Nord; da un lato, ci allontaniamo definitivamente dalla costa prendendo la direzione sud-ovest, verso Compostela; e, dall’altro, recuperiamo l’assetto montuoso, entrando in un territorio rurale e zootecnico scarsamente popolato. La salita più importante è all’uscita di A Ponte de Arante: 260 metri di dislivello in 5 km. Alcuni pellegrini prolungano la tappa fino a Mondoñedo: 36,6 km.

  • Tappa 29: Lourenzá - Gontán 25,2 Km

    Tappa interessante in questo cammino del nord in cui, da Mondoñedo, saliamo attraverso la valle di Valiñadares fino all’altopiano interno di Lugo, passando da 140 a 600 metri di dislivello; la salita è prolungata, ma progressiva. In futuro sarà necessario prestare attenzione ai lavori di costruzione della superstrada A-8, che avrà gravi ripercussioni sull’ambiente dell’intera fase. D’altra parte, la Città Vecchia e la cattedrale di Mondoñedo, ex capitale del Regno di Galizia, sono il gioiello culturale del giorno.

  • Tappa 30: Gontán - Vilalba 23 Km

    Tappa piacevole quest’oggi considerando che Santiago è sempre più vicino. Il paesaggio è interessante e con poche pendenze, abbiamo seguito da comode piste sterrate e asfalto l’asse della nazionale N-634, che abbiamo attraversato due volte. Siamo nella regione estensiva di Lugo A Terra Chá con alta attività zootecnica rispetto al resto del cammino del nord.

  • Tappa 31: Vilalba - Baamonde 18,6 Km

    Giornata sul cammino del nord simile a quella di ieri, percorrendo corredoiras e pista con pendenze moderate, tra boschi e prati; seguiamo l’asse della N-634 nazionale e l’autostrada A-8. Possiamo facilmente estendere la tappa a Carballedo, A Lagoa o Miraz, tutti piccoli villaggi con alloggio, bilanciando meglio il chilometraggio di questa tappa con quella successiva. Santiago ormai è sempre più vicino e questo cammino ci resterà nel cuore.

  • Tappa 32: Baamonde - Sobrado dos Monxes 41,2 Km

    Tappa del cammino del nord decisamente lunga che può essere divisa grazie all’apertura, negli ultimi anni, di numerosi albergue lungo il cammino. L’itinerario oggi presenta moderate dislivelli; si cammina sempre lungo buone strade sterrate e asfaltate, attraverso un territorio solitario e disabitato, punteggiato da piccole pievi che mantengono un’attività di allevamento familiare. I pellegrini trovano autentica e disinteressata ospitalità a Miraz e nel monastero di Sobrado dos Monxes. Santiago de Compostela è sempre più vicina, ma noi ci godiamo il tragitto.

  • Tappa 33: Sobrado dos Monxes - Arzúa 21,4 Km

    Ultima tappa del Cammino del Nord, breve e senza difficoltà orografiche; si avanza per comodi sentieri asfaltati e in terra, e i piccoli e compatti villaggi lasciano il posto al rurbanesimo (noto come bruttezza) così caratteristico delle estese zone della Galizia. Oggi convergiamo con il Cammino di Santiago Francese ad Arzúa; anche così, abbiamo la possibilità di estendere la solitudine di qualche chilometro in più prendendo la variante di Santa Irene. Ultimi sforzi per raggiungere Santiago de Compostela su questo fantastico cammino.

  • Tappa 34: Arzúa - O Pedrouzo 19,3 Km

    Tappa comoda con poche pendenze; si percorrono lunghe piste forestali, attraversando boschi e prati. Come nella fase precedente, proseguiamo lungo l’asse della strada nazionale N-547: cautela nell’attraversarla. La notte in O Pedrouzo ci mette a buona distanza per arrivare domani alla Messa del Pellegrino a Santiago de Compostela, che si celebra tutti i giorni alle 12.00 nella cattedrale di Santiago.

  • Tappa 35: O Pedrouzo - Santiago de Compostela 19,4 Km

    Ad eccezione del tratto iniziale di questa tappa del cammino di Santiago sul percorso francese, oggi stiamo attraversando un territorio soggetto ad una forte pressione urbana: aeroporti, zone residenziali, autostrade, industrie….. La tappa non presenta dislivelli rilevanti; la salita al Monte do Gozo è di moderata pendenza. L’emozione, dopo tanti chilometri e qualche difficoltà, è intensa, e nulla può rovinare il nostro ingresso trionfale in piazza Obradoiro; il rituale di salire le scale della cattedrale metterà fine ad un’esperienza indimenticabile. In campo culturale vale la pena ricordare che il Centro Storico di Santiago de Compostela è uno dei meglio conservati in Europa; la cattedrale, che ospita il sepolcro dell’apostolo Santiago, è tutta monumentale, mettendo in evidenza il Pórtico de la Gloria, capolavoro dell’architettura romanica spagnola.

Punti di interesse lungo il Cammino del Nord

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