La maggior parte dei pellegrini che raggiungono Santiago de Compostela visitano anche Muxia e Finisterre (Cabo Fisterre) lungo il Cammino di Muxia e Finisterre, lungo 107 km. Muxia e Finisterre sono due località marittime sulla costa della Galizia raggiungibili anche in autobus da Santiago per chi non ha molto tempo a disposizione. Se invece puoi concederti qualche giorno in più, valuta di raggiungere in cammino queste due località attraverso il cammino Muxia-Finisterre partendo da Santiago de Compostela a piedi.
Questo cammino è possibile percorrerlo scegliendo di raggiungere prima Muxia, oppure prima Finisterre.
Si tratta di un cammino decisamente suggestivo e molto meno frequentato del cammino francese e la soddisfazione di raggiungere a piedi il famoso Km zero nei pressi del faro di Finisterre è un’emozione che non ha eguali.
Raggiungendo Muxia e Finisterre otterrete un certificato analogo alla Compostela, chiamati Muxiana e Finisteriana.
Vediamo quindi le tappe e gli albergues presenti lungo Cammino di Muxia e Finisterre. Le tappe qui di seguito sono quasi obbligate in quanto non vi sono molti paesi con ostelli.
Tuttavia consiglio prima di partire da Santiago de Compostela di recarsi all’ufficio del turismo per farsi rilasciare informazioni aggiornate rispetto alla lista di ostelli.
Collegamenti autobus Santiago – Finisterre
Una volta arrivati a Finisterre è possibile raggiungere Santiago con i collegamenti autobus frequenti. La durata del viaggio in autobus da Santiago de Compostela a Finisterre e viceversa è di circa 1 un’ora e 30 minuti.
La partenza da Santiago e da Finisterre è la stazione degli autobus.
Muxìa
Mugía (in Galiziano e ufficialmente dal 1985 chiamata Muxía) è un comune spagnolo situato nella provincia di La Coruña, comunità autonoma della Galizia e appartenente alla regione di Finisterre.
Scritti dell’anno 572 già localizzano il territorio di Muxía circoscritto alla diocesi di Iria Flavia attraverso il Monastero di Moraime. Questo monastero e il Santuario di Nosa Señora da Barca, al quale arrivavano i pellegrini di passaggio a Santiago, sono state le chiavi della storia del luogo.
La regione fu successivamente rasa al suolo da normanni e musulmani all’inizio del XII secolo. Qualche anno dopo, grazie all’interesse del re Alfonso VII, la regione sarà ripopolata con gente del vicino Cereixo.
Nel 1345, Muxia divenne una città, in gran parte a causa della sua importanza come porto peschereccio, che portò il re Carlo I nel XVI secolo a cambiare la proprietà della città in un altro luogo, poiché era di suo interesse per le comunicazioni marittime con l’Inghilterra.
Anche i francesi, comandati da Napoleone, rasero al suolo la città di Muxía nel tentativo di invadere queste terre. Nonostante questo, la città si è ripresa e ha continuato a crescere sulle pendici del Monte Corpiño, dove una volta c’era una spiaggia che ora è scomparsa a causa della costruzione del porto e del lungomare.
Nel 1878 nacque nel villaggio un grande poeta, Gonzalo López Abente, che contava, come Pondal, le bellezze di questa terra benedetta.
Alla fine del 2002, una petroliera di nome Prestige affondò 5 miglia da Muxía causando per la Galizia la peggiore catastrofe ecologica.
La pesca è sempre stata il motore economico di Muxía. A differenza di Finisterre, la cittadina è molto più piccola e caratteristica e si può vivere un atmosfera di altri tempi.
Da qui è passa anche il cammino dei Fari, un suggestivo cammino lungo le coste della Galizia che attraversa i maestosi capi ed i fari.
Finisterre (Cabo Fisterre)
Finisterre era abitata fin dall’antichità come indica la leggenda della città sepolta di Duio, capitale degli antichi colonizzatori di queste terre e l’esistenza di fortificazioni costiere. Questo luogo ha fatto una grande impressione sugli imperatori romani. La sua posizione geografica e gli incredibili tramonti fecero credere a Decimo Junio Bruto, nel primo secolo, che fosse lì la Finis Terrae, la fine della terra dove il sole muore.
Come in tanti altri casi, la chiesa cristianizzò il luogo costruendo un eremo, dove i pellegrini arrivarono dopo aver attraversato Santiago per venerare le reliquie di San Guglielmo e l’immagine del Santo Cristo. Tale fu l’arrivo di persone che nel XV secolo si dovette costruire un ospedale per i pellegrini.
La costa della Galizia fu rasa al suolo dai francesi nel 1809 e Finisterre non fu meno. Sostenuto dal Castello di San Carlos, costruito nel secolo precedente, i suoi abitanti resistettero alle invasioni galliche.
Attualmente, l’occupazione principale della popolazione continua ad essere la pesca, con un’importante flotta costiera. Questa attività è completata dall’agricoltura, che dà lavoro a molte persone, e l’emigrazione è un altro sbocco di lavoro per i suoi abitanti.
Negli ultimi anni, il turismo è cresciuto in modo spettacolare, con l’arrivo di visitatori da tutto il mondo per contemplare le sue bellezze naturali e godere della sua cucina e di una tranquillità che non può avere altrove, grazie anche all’aiuto del Cammino di Santiago.