Usciamo da Gallur dalla Plaza de la Justicia, percorrendo la Calle de la Constitución verso la Plaza de España e, da lì, lungo la Calle Mayor, seguita dalla Calle Tudela, usciamo dalla città lungo una strada che, dopo una notevole salita, ci lascia accanto a una delle chiuse del Canal Imperial de Aragón. Attraversiamo la paratoia e proseguiamo, lasciando il canale alla nostra sinistra, lungo un sentiero chiaro, attraverso terreni agricoli, attraversiamo l’Escorredero del Canal e proseguiamo dritti, passiamo accanto a una fattoria e il sentiero corre vicino al canale fino a raggiungere la Fabbrica di Farina, accanto alla quale un piccolo ponte ci permette di passare dall’altra parte e dirigerci verso Mallén. Dobbiamo prima attraversare i binari della ferrovia e proseguire, ora in salita verso la città, fino a raggiungere un punto in cui diversi sentieri convergono e diventano una strada asfaltata che dà accesso ad alcuni capannoni industriali, lungo la quale raggiungiamo la strada nazionale N-232, la attraversiamo ed entriamo a Mallén.
Mallén si trova a 293 metri di altitudine. Mallén ospita una delle più grandi fabbriche di conserve vegetali dell’Aragona. Entriamo nel villaggio attraverso il Camino No Ancho e giriamo a destra nella Calle Paradero, che ci conduce alla chiesa parrocchiale, dedicata a Nuestra Señora de los Ángeles. Dalla piazza, ora in discesa, prendiamo la Calle de Francisco López Sánchez che conduce alla Calle de Juan Carlos I Rey de España, che ci permette di lasciare Mallén attraverso una rotonda che facilita il passaggio sotto la strada nazionale N-232 e di proseguire dritti, dopo aver superato un’altra rotonda sul lato opposto, lungo la strada CP-2a, lasciando l’Aragona ed entrando in Navarra dove ci accoglie subito il villaggio di Cortes.
Cortes sembra appartenere a García Abarca e ai suoi successori. Nel 1352 la popolazione era composta principalmente da mori. Nel 1413, il re Carlo donò la città di Cortes, il suo castello, gli uomini e le donne, con le sue entrate, al figlio naturale Godrofe, che assunse il titolo di “conte di Cortes”. Nel 1462, la signoria passò in perpetuo al figlio di Juan II, Alonso de Aragón, e fu poi venduta da sua moglie, Doña Leonor de Soto, duchessa di Villa Hermosa. Il suo monumento principale è il castello dei duchi di Miranda, cinto da mura e con un bel torrione.
Entriamo a Cortes attraverso la stazione ferroviaria, un passaggio sotto i binari ci permette di raggiungere il complesso residenziale che ci porterà in città, lungo Calle San Miguel raggiungiamo una piazza e da lì, lungo Calle San Juan, la Plaza de la Iglesia dove si trova il municipio. Risaliamo Calle Alta e proseguiamo lungo la strada NA-5200 che attraversa Cortes, uscendo dalla città. All’uscita si arriva a una rotonda, si gira a sinistra, tra magazzini e fattorie e frutteti, fino a raggiungere i binari della ferrovia, da qui il nostro percorso li costeggerà, raggiungendo la zona industriale Buñuel-Ribaforada, dopo la quale entreremo in una zona di frutteti e terreni irrigui che ci condurrà a Ribaforada.
Entriamo a Ribaforada percorrendo Calle de Sancho VII el Fuerte, accanto ai binari della ferrovia, fino a raggiungere la strada NA-5200, dove giriamo a destra ed entriamo in città,
Ribafiorada, pianeggiante come Cortes e con le stesse peculiarità agricole, il suo nome potrebbe derivare da due antiche voci: Riva o Riba, un antico termine usato in Navarra per designare i sentieri che seguono il corso dei canali o dei fiumi, e la voce scomparsa Forada o Foraida, usata per designare una conca in termini generali.
Fu fondata nel XII secolo dai Cavalieri Templari intorno a un convento e fu loro proprietà fino alla scomparsa dell’ordine nel 1312. La sua chiesa parrocchiale, con un grande campanile, è dedicata a San Bias ed è un edificio di grande antichità, molto vicino al Camino del Canal.
Usciamo dal paese lungo la Calle de los Caballeros Templarios, che ci porta al Canal Imperial de Aragón, lo attraversiamo su un piccolo ponte e prendiamo un sentiero a sinistra, lungo un percorso che costeggia il Canale, lungo il quale possiamo proseguire senza grossi problemi fino a El Bocal, vicino al fiume Ebro, dove attraversiamo il canale su un ponte per proseguire lungo la strada NA-5281. Più avanti, la strada svolta a sinistra per passare sotto i binari della ferrovia e dirigersi verso Fontellas. Proseguiamo dritti, avvicinandoci nuovamente alla ferrovia, ma senza attraversarla, seguendo il Camino Viejo de Zaragoza. Accanto al Corral de Güetero attraversiamo la strada NA-134 e proseguiamo lungo un sentiero tra fattorie e frutteti, scortati dai binari della ferrovia e dal fiume Peñas, fino a raggiungere Tudela.
Tudela è la seconda città della Navarra, capoluogo de La Ribera e dell’omonima Merindad, e si trova nel sud della regione, sul fiume Queiles e sulle rive dell’Ebro, che irriga la sua fertile pianura. Grazie all’importanza storica che questa città ha avuto nel corso dei secoli e all’impronta che le diverse culture (cristiana, araba ed ebraica) hanno lasciato su di essa, Tudela è oggi un centro molto attraente per tutti coloro che la visitano.
Entriamo a Tudela lungo il Camino Caritat, che passa accanto all’arena dei tori e si collega all’Avenida de Zaragoza, attraversiamo il Paseo de Pamplona ed entriamo nel centro storico lungo la Calle de las Verjas, che ci porta al Palacio Decanal de Tudela e, alle sue spalle, alla Cattedrale. Tradotto con www.DeepL.com/translator (versione gratuita)