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Cammino Inglese

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pellegrini nel 2023 (agg. settembre 2023)

Il Cammino inglese, o Via Inglese, è il cammino di Santiago nel nord della Spagna che ha come punto di partenza Ferrol o A Coruña ed è lungo 122 km suddivisi in 6 tappe.

L’Arcidiocesi di Santiago conferisce la Compostela solo ai pellegrini che hanno fatto un minimo di 100 km a piedi o 200 km in bicicletta; pertanto, la maggior parte dei pellegrini prende Ferrol come punto di partenza camminando per 6 tappe, perché A Coruña si trova a meno di 100 km dalla Città Canta (Nota: Dal marzo 2017, il Capitolo della Cattedrale di Santiago ha dato la Compostela anche ai “camminatori che vengono dal porto di A Coruña e dimostrano nel loro paese o regione di origine di aver percorso il tratto che completa i cento chilometri; oppure ai residenti di A Coruña o dintorni che, senza fare questo centinaio di chilometri, visitano gli spazi giacobei di quella città e poi camminano fino alla tomba dell’Apostolo.”).

D’altra parte, dobbiamo tenere presente che le regole sempre più severe della chiesa di Santiago per il rilascio della Compostela rendono consigliabile timbrare la credenziali almeno due volte al giorno, una volta a metà tappa e una volta alla fine. Questo solamente quando si percorrono gli ultimi 100 km del cammino si Santiago.

La storia del Cammino Inglese

Nel XII secolo, si assistette in Inghilterra, in Irlanda e in altri Paesi del Nord Europa, ad un notevole incremento del culto dell’apostolo San Giacomo, il quale portò alla costruzione di oltre 600 templi sotto il suo patrocinio. Questo fenomeno fu causato in parte dalla decisione di Papa Callisto II, nel 1122, di concedere alla città di Compostela il diritto di celebrare anni giubilari in perpetuo, durante i quali i pellegrini che si recavano alla tomba di San Giacomo avrebbero ottenuto l’indulgenza plenaria. Questa opportunità attirò molti parrocchiani che desideravano liberarsi dai loro peccati.

Nei primi secoli di questo fenomeno, coloro che desideravano effettuare il pellegrinaggio a Compostela dalle isole britanniche o dai fiordi scandinavi, dovevano attraversare il mare, spesso rischiando la vita, e poi percorrere a piedi lunghe distanze attraverso regioni sconosciute. Tuttavia, alcuni armatori furono in grado di sfruttare i progressi navali dell’epoca per riaprire le rotte commerciali con la penisola iberica, già percorse dai vichinghi e dai normanni.

Questi armatori trasformarono queste rotte in una nuova via, un pacchetto all-inclusive che includeva il viaggio via mare e via terra, pasti e una guida nella lingua dei passeggeri. In questo modo, i pellegrini provenienti da diverse parti del Nord Europa sbarcavano quotidianamente nei porti spagnoli, distribuiti in diversi porti, come A Coruña, Ferrol, Neda, Pontedeume, Fisterra, Muros o Noia.

Le navi noleggiate a questo scopo dovevano pagare dazi doganali al Capitolo della Cattedrale e all’erario reale, non solo per le merci ma anche per ogni passeggero trasportato, rendendo questa attività di noleggio un’enorme fonte di reddito per la Curia di Compostela e per la Corona. I gruppi di pellegrini si recavano a Santiago, a piedi, in carovane di carri o con cavalli a noleggio, dove facevano le loro offerte all’apostolo, per poi tornare al porto e salpare verso il loro Paese d’origine. Tuttavia, questo viaggio organizzato non era alla portata di tutti.

La generazione di ricchezza grazie all’arrivo dei pellegrini via mare diminuì a partire dal XVI secolo, quando le idee di Martin Lutero e la rottura del re inglese Enrico VIII con la Chiesa cattolica vietarono ai suoi sudditi di effettuare i pellegrinaggi. Inoltre, i conflitti bellici tra Spagna e Regno Unito contribuirono alla graduale scomparsa della via marittima, la quale decadde fino a diventare praticamente inutilizzata nel XVIII e XIX secolo. Tuttavia, negli anni ’90, la Via Inglese grazie all’impegno delle associazioni Friends of the Way e alla collaborazione di alcuni comuni è stata recuperata e dotata di segnaletica.

Segnaletica e paesaggio del Cammino Inglese

Il Cammino Inglese ha una buona segnaletica tra Ferrol e Santiago, realizzata con i tradizionali punti di riferimento in pietra e con la conchiglia che indica la direzione, e completata con le tradizionali frecce gialle. Entrambi i segnali sono coerenti.

Sia il percorso da Ferrol che da A Coruña non hanno varianti o sezioni con itinerari alternativi segnalati. Basta sottolineare che c’è la possibilità di accorciare la prima tappa attraversando il Ría de Ferrol dal ponte della strada nazionale; non è una variante, ma un’alternativa che, anche se non la raccomando.

Nel complesso, e in una classificazione immaginaria, il  cammino inglese viene collocato in una livello intermedia tra il duro cammino Primitivo e il cammino più leggero come quello Portoghese nella parte galiziana.

La parte con il terreno più accidentato e le irregolarità più notevoli sono i 28 km tra Betanzos e l’Hospital de Bruma; nei 20 km precedenti, da Pontedeume a Betanzos, ci troviamo di fronte anche ad alcune irregolarità da considerare, ma di natura più moderata.

Per quanto riguarda gli ostelli, è curioso che non esiste un solo ostello privato (alla fine del 2013), quando il numero di pellegrini è già molto significativo. Gli ostelli pubblici, buoni in generale, sono insufficienti in periodi di alta stagione come Pasqua e agosto.

Per quanto riguarda il paesaggio, la parte più interessante è il percorso di 38 km tra Miño e l’Hospital de Bruma, che attraversa un territorio rurale, montuoso e solitario, punteggiato da piccoli villaggi dedicati sia all’allevamento che all’agricoltura.

Anche la prima parte del Cammino Inglese ha luoghi interessanti e bellissimi paesaggi marini, ma attraversa un territorio con numerose infrastrutture stradali e urbane e con grandi impianti legati all’industria marittima e militare. L’ultima parte della strada, dall’Ospedale di Bruma a Santiago, si sviluppa in gran parte su strade rurali in un ambiente tranquillo e con dolci pendii.

Dal punto di vista geografico, il Golfo di Ártabro è conosciuto come il gruppo di estuari di A Coruña, Betanzos, Ares e Ferrol, situato tra la Costa da Morte a sud e le Rías Altas a est.

Per quanto riguarda il clima, il cammino inglese è fattibile in qualsiasi periodo dell’anno, poiché la vicinanza del mare tempera sia il freddo in inverno che il caldo in estate. Tuttavia, a causa della sua prima linea di esposizione ai fronti atlantici, è anche il Cammino di Santiago con i giorni più piovosi.

Come nel tratto galiziano del Cammino Portoghese, anche il territorio attraverso il quale passa il Cammino Inglese è interessato (anche se con minore intensità) dall’estesa urbanizzazione rurale così caratteristica di molte zone della Galizia.

Mappa del Cammino Inglese

Tappe del Cammino Inglese

  • Tappa 1: Ferrol - Neda 15Km

    Il Cammino Inglese inizia al molo di Curuxeiras, partendo da un monolite di pietra con lo stemma della Galizia scolpito su di esso, ed entra a Ferrol Vello risalendo la Rúa San Francisco passando accanto alla chiesa militare, il Parador Nacional, e il palazzo della Capitanía, accanto ai giardini di Herrera, da cui si gode di una bella vista sull’estuario, sull’Arsenale e sui cantieri navali; proseguendo lungo la Rúa Real, lasciamo a sinistra la Plaza del Marqués de Amboage e arriviamo alla Plaza de Armas, e da lì, svoltando a destra lungo Rúa Terra, si raggiungono i Jardines del Cantón de Molins, che si attraversano seguendo il muro dell’Arsenale per imboccare, parallelamente ad esso, Rúa Taxonera e Avenida Marc Mahón, accanto alla caserma della Fanteria di Marina e seguendo il tracciato del muro del cantiere, l’antica prigione militare di Caranza, oggi parte della Escuela de Especialidades de la Armada “Antonio de Escaño” (Scuola di Specialità Navali Antonio de Escaño). Proseguendo accanto al Conservatorio di Musica, prendiamo l’Avenida del Mar, che ci porterà lungo una piacevole passeggiata con vista sull’estuario di Ferrol, attraversando il quartiere di Caranza e dove si trova la cappella di Santa María de Caranza.

    Nello stesso molo di Curuxeiras inizia la Via Inglese. Un monolito di pietra con lo stemma della Galizia scolpito, dove le sette croci rappresentano le sette province dell’ex Regno di Galizia, è il primo segno di questo percorso di 121 chilometri, che con un marcato percorso nord-sud separa il Golfo Artabrico dalla cattedrale di Compostela. Si accede a Via Carmen Curuxeiras, un percorso decadente del primitivo Ferrol Vello formato da stradine strette, sotto una delle porte del muro ormai estinto. Qui si trovava l’antico Ospedale dei Pellegrini dello Spirito Santo, destinato sia ai poveri che agli ammalati, che funzionò fino al 1780.

    Arrivati all’altezza di El Montón, pochi metri prima di raggiungere il ponte di Pías, una deviazione ci permette di dirigerci verso la zona industriale di Gándara. Una passeggiata accanto all’estuario ci permette di aggirare la zona industriale e di raggiungere, attraverso la via Luis Seonae, l’Avenida del Mar e di arrivare al Narón Rowing Club, dopo il quale ci imbattiamo in un’enorme rotatoria, la attraversiamo e proseguiamo dritti, lungo un sentiero che ci porta accanto ai binari della ferrovia che attraversiamo pochi metri più avanti, per raggiungere il centro della città.
    A A Faísca prendiamo il Camiño do Vilar e attraversiamo, sotto un sottopassaggio, la superstrada Trincheira, lasciando alla nostra destra il complesso residenziale Couto e, pochi metri più avanti, il Monastero Couto (XII secolo), ai piedi del paese. Superato il Monastero, si lascia la strada asfaltata e si prosegue lungo un sentiero, il Camino do Salto, che passa sotto l’autostrada AP-9 e prosegue lungo la riva del mare, seguendo il tracciato dell’autostrada FE-11.
    Dopo aver visto la sottostazione di Cornido dall’altra parte della FE-11, attraversiamo l’autostrada su un cavalcavia per andare a Outeiro, che fa parte della parrocchia di Xubia. Da qui attraversiamo il fiume Santa Cecilia, superandolo con un ponte, dopo di che proseguiamo lungo il bizzarro litorale dell’estuario di Ferrol, Passiamo accanto a una sottostazione elettrica lungo una passerella alberata e proseguiamo attraverso un parco per aggirare la parte più profonda della coda dell’estuario, passando dall’altra parte su un ponte, sull’AC-862, dove il fiume Grande scarica le sue acque, confine tra i comuni di Narón e Neda. Dall’altra parte, in un’area paesaggistica, troviamo l’ostello dei pellegrini di Neda.

  • Tappa 2: Neda - Pontedeume 16Km

    Partendo dalla chiesa di Santa María de Neda, si attraversa il ponte sul fiume Belelle e si imbocca la via El Paraíso sull’altra sponda e si prosegue lungo la Rúa Real. Saliamo nella parte alta di Neda, dove troviamo la Torre dell’Orologio e, accanto, l’edificio del Comune, oltre ai resti dell’Ospedale dei Pellegrini di Sancti Spiritus. Proseguiamo lungo la Rúa Real, ora in discesa verso l’estuario, e quando raggiungiamo una piccola piazza giriamo a sinistra nella Rúa General Morgado, vicino alla quale si trova la chiesa di San Nicolás.

    Larúa del General Morgado conduce all’Avenida de Castelao, lungo la quale si passa sotto l’autostrada AP-9, dopo la quale si gira a sinistra per trovare la strada AC-115, dove si gira a destra e si prosegue lungo questa strada, passando per la zona di O Puntal de Abaixo, dove si fa una piccola deviazione a destra, Avvicinandoci alla riva dell’estuario e avanzando lungo la via Camiño Regueiro, proseguiamo attraverso la località di Conces dopo la quale raggiungiamo Fene, all’altezza di un centro commerciale, avanziamo ora e attraversiamo la strada N-651. A questo punto ci uniamo al percorso alternativo che proviene da Ferrol attraverso il ponte Puente de las Pías.

    Attraversiamo la N-651 e pochi metri più avanti la strada AC-133 per proseguire lungo Rúa da Fraga e poi svoltare a destra in via Alcalde Gerardo Díaz, che ci porta nella parrocchia di San Esteban de Perlío. Arrivati al lavatoio del villaggio di Mundín, giriamo a sinistra e saliamo su un sentiero sterrato fino a raggiungere la strada N-651, senza attraversarla, sotto gli alberi, proseguiamo lungo il sentiero e passiamo sotto la AP-9 dal viadotto di Romariz.

    In breve tempo incontriamo la zona industriale di Vilar do Colo, che attraversiamo; alla fine di questa attraversiamo di nuovo la AP-9, approfittando di un ponte, e poi giriamo a sinistra, prendendo la prima deviazione a destra lungo il Camino Anidos e scendendo a Pena do Pico, dove si attraversa il sentiero DP-1502 e si prosegue attraverso il villaggio di Barreiros fino a raggiungere il villaggio di La Torre, da dove si prosegue lungo il Camino Río che conduce all’AC-122, molto vicino alla chiesa parrocchiale di San Martiño de Porto; Attraversiamo la strada e i nostri passi si dirigono ora verso la spiaggia di Madalena.

    Percorrendo il lungomare Madalena, accanto alla spiaggia sabbiosa, ci dirigiamo verso la foce del fiume Eume nell’estuario di Ares. Alla fine del lungomare troviamo una rotonda dove giriamo a sinistra e raggiungiamo il ponte di pietra (XIV secolo) che attraversa il fiume Eume e ci dà accesso alla bella cittadina di Pontedeume.

  • Tappa 3: Pontedeume - Betanzos 21Km

    Attraversiamo il fiume Eume e percorriamo la parte vecchia della città in continua salita, lungo la via Souto da Vila che ci porta fuori dalla città lungo la strada Pedridas, fino alla località di As Pedridas, dove il panorama è impressionante. Prendiamo la deviazione a destra e subito dopo quella a sinistra e continuiamo la salita, passando per Cermuzo fino a raggiungere A Xesta e iniziare la discesa verso Buiña.
    Raggiungiamo il DP-4802 attraverso un sentiero, che attraversiamo e proseguiamo dritti, costeggiando le strutture del Golf Club Miño, attraversando prima la strada e subito dopo l’AP-9. Lo seguiremo per qualche metro e poi prenderemo un sentiero a sinistra che ci invita a salire un ripido pendio. Raggiungiamo il villaggio di Outeiro lungo la sua strada principale e ci dirigiamo verso il vicino villaggio di Ponte Baxoi, scendendo fino al ponte sul fiume Baxoi. Lungo un piacevole sentiero parallelo alla N-651 passiamo sotto il viadotto AP-9, attraversiamo le paludi di Baxoi, continuiamo a costeggiare la superstrada fino ad attraversarla e torniamo indietro di poco per entrare a Miño lungo la via Taina.
    La via Fonte ci lascia vicino all’Ufficio del Turismo, che ci permette di imboccare la via Barrosa e di passeggiare per la città, godendo dell’estuario di Betanzos, delle sue spiagge e della foce del fiume Lambre. Passiamo il ponte sulla ferrovia, giriamo e proseguiamo lungo la spiaggia dell’Alameda e salutiamo Miño dal Ponte do Porco, dove attraversiamo il fiume Lambre.
    Ancora una rampa che sale fino al villaggio di Montecelo da dove si scende, all’ombra, fino al torrente di Fonte, risalendo in direzione di As Barreiras, per iniziare la discesa verso la località di Porto de Abaixo, accanto alla N-651, poco più avanti si lascia la strada a sinistra, si sale verso A Penoubiña e Chantada (Km 16). Scendiamo lungo un sentiero che si trasforma in pista asfaltata fino a raggiungere Gas.
    La discesa attraverso O Barral e il ripido pendio di Sabugueiro fino ai mulini di Caraña ci conduce alla strada di Nosa Señora do Camiño, attraversando l’antico ponte sul fiume Mandeo entriamo a Betanzos attraverso la Porta da Ponte Vella, una delle cinque delle antiche mura della città. Tradotto con www.DeepL.com/translator (versione gratuita)

  • Tappa 4: Betanzos-Hospital de Bruma 28,3Km

    Cerchiamo la rúa do Rollo, che ci porta al vecchio ponte di As Cascas, che ci permette di attraversare il fiume Mendo e dopo averlo attraversato giriamo a sinistra per prendere la rúa da Cascas. Ora lungo una pista asfaltata attraversiamo un ponte sulla linea ferroviaria e poco più avanti un altro, questa volta per attraversare l’autostrada A6, seguendo la strada raggiungiamo la località di Xan Rozo.
    Poco dopo aver raggiunto la strada CP-0105, appare un sentiero sulla destra, che prendiamo e dopo aver superato il campo di calcio di Limiñón, con un’ampia curva, torniamo sulla strada, continuiamo a percorrerla per attraversare il fiume Mer e, una volta attraversato, prendiamo il sentiero che appare sulla sinistra per attraversare la parrocchia di Cos, Lasciata la chiesa di San Estevo de Cos, giriamo a destra per imboccare il CP-0105, e dopo circa 100 metri prendiamo la deviazione a destra e attraversiamo il CP-0106. Proseguiamo dritti, attraversando la parrocchia di Santiago de Meangos e i villaggi di O Souto e Cima de Vila.
    Dopo Cima de Vila, tra sentieri rurali e piste asfaltate, raggiungiamo nuovamente il CP-0105. Attraversiamo il torrente Fontao su un ponte e poco più avanti prendiamo un sentiero a sinistra che ci porta, nella parrocchia di Presedo, attraverso i villaggi di Agra e Leiro, con la chiesa di Santa Eulalia. Proseguiamo dritti, attraversiamo il villaggio di Francos e, lungo una strada sterrata che dopo Boucello diventa asfaltata, raggiungiamo Freán, nella parrocchia di Santo Tomé de Vilacoba.
    Lasciata la strada si prosegue lungo un sentiero vicino al fiume Mero fino a raggiungere un bivio dove si prosegue in salita verso destra, che ci porta a una casa da cui inizia una discesa che ci porta, su strada, al villaggio di San Paio, dove possiamo finalmente fare uno spuntino al bar Casa Julia-A Pequeñita.
    Dietro l’eremo di San Paio prendiamo la strada accanto a un lavatoio e iniziamo una dura salita che ci porterà ad A Malata, passiamo la chiesa di Santo Tomé de Vilacoba, continuiamo a salire fino alla località di O Vieiro, poi a O Monte, da dove seguiamo un ripido sentiero fino a Fontenla. Ci lasciamo alle spalle l’area ricreativa di Vizoño e proseguiamo su piste e sentieri fino a raggiungere l’AP-9, che attraversiamo continuando a salire, fino a raggiungere le località di O Pozo e, infine, A Malata, il punto più alto del Cammino Inglese.
    Attraversiamo l’AC-223 e superiamo il torrente del rego dos Santeiros. Poco più avanti la Via Inglese, che parte da La Coruña, si unisce al nostro percorso. Pochi passi più avanti attraversiamo il rego dos Outeiros e, girando a destra, entriamo in Hospital de Bruma, dove si unisce il Cammino di La Coruña. Tradotto con www.DeepL.com/translator (versione gratuita)

  • Tappa 5: Hospital de Bruma - Sigüeiro 24,8Km

    Km 0. Hospital de Bruma (Ostello)

    Assemblato lo sforzo delle tappe precedenti, con il dislivello già guadagnato in tasca, oggi dobbiamo godere di una giornata confortevole, senza gli ostacoli naturali che sono emersi dagli estuari dell’Artabria. Lasciato l’ostello, giriamo a destra, fermandoci accanto alla modesta cappella di San Lorenzo. La prima parte della tappa sarà effettuata su questa piccola strada locale con poco traffico, anche se i veicoli che passano di solito non rispettano la velocità. Dopo l’Hospital de Bruma, entriamo subito nel Concello de Ordes, attraversando prima la località di O Seixo, nella parrocchia di San Pedro de Ardemil. Proseguiamo dritti, superando la barriera corallina di Adrán, fino a raggiungere Cabeza de Lobo, dove si trova la chiesa di San Pedro (Km 3).

    Presto troveremo una serie di sculture di un artista locale: per esempio un Santiago e un altro di un simpatico plesiosauro arrampicato sulle alture, che ora possiamo chiamare Nessie. La Via Inglese continua a visitare la maggior parte dei luoghi dell’Ardemil, passando per il passo A Carreira, As Mámoas – il cui toponimo si riferisce alla presenza di un tumulo sepolcrale -, A Fraga e O Porto (km 5,1), dove si scende nella valle che attraversa il torrente per risalire verso A Carballeira. All’uscita prendiamo un sentiero attraverso la pineta che porta a Os Ramos, dove si passa attraverso il territorio della parrocchia di San Paio de Buscás. Si parte a destra per la strada locale e si arriva ad A Rúa; a sinistra si trova il primo bar (chiuso il lunedì pomeriggio) e poi la chiesa di San Paio o San Pelayo, con elementi romanici. Questo santo è stato martirizzato a Cordoba quando aveva solo 14 anni, da cui l’incisione agonizzante del santo che possiamo vedere al di fuori della navata.

     

    Dopo la chiesa c’è un altro bar sul lato destro, dopo di che si lascia A Rúa. Scendiamo leggermente verso la località di Vilariño e circa 250 metri dopo lasciamo l’asfalto sulla sinistra. Attraversiamo un alveo del fiume attraverso il Ponte do Cubo e dopo 70 metri, attenzione alla deviazione, giriamo a destra. Lungo un tratto erboso, che tende ad accumularsi facilmente fango, si sale su un sentiero che attraversa l’AC-224 sottostante. Dopo la traversata si arriva alla località di Outeiro, nella parrocchia di San Xulián de Poulo. Poco prima della casa di campagna Antón Veiras, anch’essa con bar, giriamo a sinistra per immergerci in un tunnel di allori.

     

    Più avanti, intorno a diversi prati e campi, si arriva ad un altro sentiero asfaltato per attraversare le località di Blanca e A Senra (Km 11)…. In 10 minuti andiamo al posto di A Calle, dove c’è un altro bar, anche se di solito si apre nel bel mezzo della mattina. Poco prima del bar possiamo vedere sull’architrave di Casa Maldonado l’iscrizione che testimonia il passaggio e il pernottamento del re Filippo II in questo villaggio nel 1554. Sembra piuttosto male perché è ombreggiato sotto un garage, quindi utilizzando la torcia del telefono cellulare o la luce anteriore e dirigere la luce lateralmente, possiamo vedere le lettere in dettaglio.

     

    Lasciata A Calle abbiamo attraversato il DP-3802 con cautela e poi passato il posto di Carballo, dalla parrocchia di Santa Olalla de Pereira. Un chilometro più avanti, in località Casanova, si lascia la pista per imboccare un sentiero sulla sinistra. Facendo particolare attenzione all’incrocio in questo tratto, si esce su un’altra stradina che attraversa il ponte medievale di Pereira, che si segue sulla sinistra. Il ponte con un occhio solo è appena visibile – è in cattivo stato di asfalto sotto il ponte stradale – ma se si guarda da vicino si può vedere (Km 14,5)…. Duecento metri dopo il ponte prendiamo la pista sulla destra e diversi incroci più tardi, dopo aver superato un ruscello, troviamo il posto di Os Carrás, nella parrocchia di Santa Cruz de Montaos. Attraversiamo la pista e proseguiamo dritti su un sentiero profondo e verdeggiante che ci porta ad un altro sentiero, anch’esso piacevole e con spazi ombreggiati che ci invitano a riposarci per qualche minuto. Dopo aver attraversato un’altra strada asfaltata, siamo arrivati a Baxoia, il luogo della parrocchia di Santa Maria de Deixebre, dove ci sono innumerevoli luoghi da visitare. Siamo al primo posto del Consiglio Oroso, al penultimo posto che attraverseremo sulla strada dell’inglese.

     

    Dopo aver attraversato una strada rurale, sotto l’AP-9 e 650 metri più avanti, girare a destra a 90°. Inizia l’ultimo tratto della tappa, una linea retta con numerosi scivoli, che corre parallela all’autostrada, ma isolata da essa da un filare di alberi che ci porteranno a lungo in box. Un’ora dopo raggiungiamo la zona industriale di Sigüeiro (Km 22,8) da un lato. Entriamo a Sigüeiro attraverso un parco boscoso e ci dirigiamo verso la Casa del Concello.

  • Tappa 6: Sigüeiro - Santiago de Compostela 16,5Km

    Solo quattro ore ci separano da Plaza del Obradoiro e, inoltre, siamo fortunati che non dobbiamo fare il viaggio di ritorno a bordo di nuovo in Ferrol o A Coruña. Dopo aver superato la Casa del Concello, prendere la strada accanto al bar e girare a sinistra per Rúa do Tambre. Il primo sulla destra è Camiño Real, che seguiamo fino all’uscita di Sigüeiro. Appena attraversiamo il fiume Tambre, che separa le città di Oroso e Santiago de Compostela, giriamo a sinistra per salire alla chiesa di A Barciela. Una strada sassosa tra i carballos poi avanza verso la strada per l’aeroporto, che risparmiamo dritto (km 1,4)….

    Quando abbiamo pensato che tutto sarebbe stato duro spalle, traffico stradale e poligoni a causa della vicinanza della capitale, il palco ci ha sorpreso con questo tratto boscoso degno di gratitudine. Continuiamo a salire, girando a sinistra al primo e al secondo incrocio (la pianificazione territoriale ci fa girare in questo modo). Poi prenderemo i prossimi due sulla destra, avvicinandoci all’AP-9, che attraversiamo attraverso un tunnel. Entriamo nella parrocchia di San Vicente de Marantes a Santiago (Km 4,2), che attraversiamo attraverso i luoghi di A Rúa Travesa, A Torre e Agualada. Il Cammino passa attraverso il retro dell’Hotel San Vicente e arriva alla cappella Agualada per uscire sulla N-550.

    Km 5.3. Agualada (Albergo)

    C’è un tratto comune di 300 metri fino al passo sotto la N-550, che sfrutta la Via per attraversarla in modo sicuro. Dove rimangono 11.185 km per Santiago giriamo a sinistra fino alla località di Vilasuso (ricordiamo che un luogo può costituire un’unica casa), della parrocchia di Santiago di San Cristovo de Enfesta. Svoltare a sinistra, proseguendo su un sentiero asfaltato fino a raggiungere la N-550, che seguiremo fino al ponte Sionlla, sulla strada nazionale. A 200 metri da questo punto, girare a destra e passare sotto la linea ferroviaria AVE e vicino all’insediamento di Formarís. Parallelamente alla strada nazionale, si passa alle spalle dell’Hotel Castro, per poi raggiungere la zona industriale di Tambre, dove all’ingresso c’è un bar.

    Km 11.2. Poligono di Tambre (Bar)

    Attraversare la zona industriale non è complicato, deve sempre essere attraversato frontalmente da Via Galileo. Abbiamo impiegato circa 20 minuti per prendere la Rua do Tambre al posto di Meixonfrío. Fare attenzione a prendere pochi metri dopo la Rua do Rio, che si trova sul lato destro (Km 13,1)…. Si sale sulla strada Camiño dos Vilares, che seguiamo sulla sinistra. Basta scendere al Camiño do Chan de Curros, dove spiccano le torri della cattedrale. Attraversiamo il parco di Pablo Iglesias, dove troviamo l’acquedotto medievale conosciuto come Ponte Mantible, dal tempo dell’arcivescovo Gelmirez. Quando arriviamo in Avenida de Castelao non possiamo più trovare indicazioni affidabili, quindi dobbiamo attraversare l’Avenida Xoán XXIII al semaforo e entrare nel parallelo Rúa da Pastoriza.

    Colleghiamo la via Basquiños dalla parte anteriore alla via Santa Clara, che diventa la via Loureiros. Dalla Porta da Pena e da Piazza San Martín Pinario, dove possiamo vedere questo monastero da un’altra prospettiva, possiamo raggiungere Rua da Troia. Appena usciti, imboccate sulla destra la Rua da Acibecheria, quella dei maestri che hanno lavorato al getto, convergendo così con i pellegrini che vengono da Monte do Gozo. Attraverso la Plaza de la Inmaculada, tra San Martín Pinario e la facciata nord dell’Azabachería, attratti dal suono di alcune cornamuse che risuonano nel passaggio, completiamo gli ultimi metri che ci separano dalla Plaza del Obradoiro.

    Km 16,5. Santiago de Compostela (Tutti i servizi)

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