Una rete di ostelli sicuri è stata organizzata lungo il Cammino francese per completare l’intero itinerario verso Santiago de Compostela.
Nei giorni precedenti la dichiarazione dello stato di emergenza, sul cammino francese c’erano circa 4.000 persone, per lo più stranieri, hanno dovuto fare rientro a casa. O almeno chi ha potuto.
Nel 2019 c’erano più di 350.000 pellegrini in tutto il Cammino di Santiago, una miscela unica di camminata e spiritualità. Questa settimana, circa 14-16 pellegrini hanno trascorso la notte negli ostelli di León, Astorga e Ponferrada, quando in un anno normale si potrebbero contare fino a un centinaio. Le cifre la dicono lunga sull’importanza di questo percorso e sulle difficoltà di riavviare il motore dopo mesi di inattività.
Miguel Perez, della Segreteria Tecnica dell’Associazione dei Comuni del Camino de Santiago, afferma che i dati sono disuguali a seconda del territorio, con più pellegrini provenienti da Leon e meno nelle prime fasi, per lo più spagnoli. Secondo lui, era necessario ritornare, per dimostrare che il Cammino può essere fatto in sicurezza. “L’80% per cento del percorso si trova nel mondo rurale, e in molti casi è l’unico elemento di vita nei dintorni. Dobbiamo recuperare l’attività (anche) affinché i villaggi non muoiano, e incoraggiare anche gli altri cammini verso Santiago”.
La sicurezza e le informazioni sono state fondamentali nel processo di riapertura. Nel primo caso è stato redatto un protocollo con regole come la riduzione del numero di pellegrini negli ostelli (meno del 50%), l’uso obbligatorio delle maschere all’interno, l’allontanamento sociale anche all’interno, gli spazi comuni chiusi (cucina, sala da pranzo) e l’uso dei sacchi a pelo (non sono disponibili coperte e lenzuola).
Per quanto riguarda le informazioni, a partire dal mese di agosto i pellegrini avranno a disposizione su Internet i dati in tempo reale dei posti liberi negli ostelli, in modo da sapere dove terminare ogni tappa con una garanzia di alloggio.
A partire dal 1° luglio è stata avviata una rete di una trentina di ostelli tradizionali e comunali sicuri, che permette di effettuare il Cammino di Compostela. Circa uno ogni 25 chilometri. I membri di questa rete sono stati consigliati direttamente dall’Associazione dei Comuni del Camino de Santiago. Tuttavia”, aggiunge Miguel Pérez, “ci sono molti altri ostelli pubblici e privati lungo il percorso francese che sono altrettanto sicuri. In totale, circa 150 sono già aperti.
Finora i primi pellegrini sono spagnoli. “Aspettavano che la porta si aprisse”, dice Miguel Pérez. Forse è per questo che, poiché gli spagnoli di solito trascorrono meno giorni sul Cammino, le vie più trafficate iniziano da León. Abbiamo trovato persone in situazioni compromettenti sul lavoro, che cercano il lato curativo e spirituale del Cammino.
Nel 2021 si celebra l’Anno Santo. L’ultimo risale al 2010. Miguel Pérez spera in un autunno relativamente tranquillo per rendere il prossimo anno “anche molto buono”. Decine di migliaia di pellegrini e tutti i villaggi lungo il percorso sono convinti che abbia ragione.